Tra gli artisti emergenti più interessanti della nuova musica italiana troviamo Gabriele Tranchida, in arte TranKida, dotato di una voce molto soul ed internazionale che si fonde alla perfezione con il pop melodico. Lo abbiamo incontrato all’indomani dell’uscita del suo primo progetto discografico intitolato “Com’è”, per ascoltare le sue sensazioni al suo debutto musicale.
Ciao Gabriele. Il 9 giugno è il tuo primo disco “Com’è”, anticipato dall’omonimo singolo, cosa rappresenta per te questo progetto?
“Vorrei fosse l’inizio di qualcosa di piu’ bello. ‘Com’è’ è il brano al quale sono piu’ legato e quello che ho scritto prima rispetto a tutto il disco. Questo progetto ha come unico filo conduttore l’amore, in tutti i suoi vari aspetti”.
Si tratta di un progetto molto autobiografico, quanto è importante per te la credibilità, cantare cose che rispecchiano la propria personalità sia artistica che vocale?
“Per me, è fondamentale. Farei molta fatica a cantare qualcosa che non sento mio. Penso che chiunque voglia andare su un palco, debba necessariamente raccontare qualcosa di se’, altrimenti, dovrebbe esserci qualcun altro al suo posto”.
Per accompagnare il lancio del singolo è stato realizzato un video ufficiale, diretto da Claudio Galuten, che ha appena superato le 10.000 visualizzazioni su YouTube. Che significato dai alle immagini di questa clip e quanto conta, secondo te, il mondo del web per chi fa musica oggi?
“Il video racconta di una storia che finisce. Io sono a casa e in ogni angolo di questa, ripenso a lei e vedo lei, che in realtà non c’è già più. Il mondo web conta molto oggi. In realtà, ora che ci penso, vedo solo aspetti positivi. Ognuno puo’ essere il protagonista di qualcosa e farlo vedere a tutti. A chiunque non dovesse piacere certa musica, semplicemente farebbe bene ad ignorarla”.
La direzione artistica del disco è di Alex Bagnoli, che ha lavorato con grandi nomi del panorama musicale italiano. Com’è andata questa esperienza?
“Alex Bagnoli è un grande musicista, compositore ed arrangiatore. I suoi gusti musicali e la sua esperienza, sono stati fondamentali nella riuscita del disco”.
Quali sono i brani dell’album ai quali sei maggiormente legato e perché? Da cosa trai principalmente ispirazione per le tue produzioni?
“Principalmente dai dettagli. Tra i brani a cui sono più legato, ci sono ‘Com’è’ e ‘Pace ammirevole’. Le storie che vivo, quando finiscono, mi segnano molto perciò, meritano il posto in prima fila”.
Quando e come è nata la tua passione per la musica? Quali artisti hanno contribuito alla tua crescita?
“Da piccolo.. Ricordo che ero felice quando c’era da cantare una canzone. Su tutti, ho sempre ascoltato Alex Baroni e Stevie Wonder”.
Quanto contano per te le contaminazioni e quali altri generi musicali ti piacerebbe sperimentare in futuro?
“Io adoro sperimentare in musica. Adoro il Soul, l’R&B, il Funky, il Rock, la Deep House.. Insomma, tutta la musica se fatta bene!”.
Nel disco si parla d’amore a 360 gradi, più una necessità istintiva o una scelta voluta?
“Necessita’ istintiva prima, scelta voluta dopo..”.
Quale messaggio vorresti che arrivasse, oggi, con la tua musica?
“Energia e felicità. Il mio sogno è fare musica e spero non manchi mai la possibilità di farla”.