Non è certo una tecnica inusuale quella del trapianto capelli, ma molti ritengono sia una procedura alquanto semplice. Di fatto è una vera e propria operazione chirurgica che necessita di tutta l’attenzione del caso
Il trapianto di capelli, che normalmente è in realtà un autotrapianto, è un intervento chirurgico vero e proprio che deve, come tale, essere svolto da un chirurgo specializzato. La tecnica prevede il prelievo di unità follicolari da una zona con capigliatura più folta, ad esempio la nuca, e il trapianto nelle zone sprovviste di follicoli. Nei casi più gravi si può ricorrere anche all’utilizzo di altre unità follicolari, prelevate per esempio da braccia e gambe.
Le procedure di trapianto di capelli sono varie sebbene tutte prevedano un iter medico ben preciso che porta, dopo l’anestesia, al prelievo dei follicoli e successivamente al loro impianto. La sostanziale differenza è tra due principali tecniche utilizzate. In passato si era soliti ricorrere alla cosiddetta FUT – Follicular Unit Transpiantation, con la quale veniva prelevata una porzione di cuoio capelluto che era oggetto poi di suddivisione per l’estrazione dei follicoli utili al reimpianto.
Oggi, invece, la tecnica maggiormente utilizzata è quella della FUE – Follicular Unit Extraction, che consiste nel prelievo dei singoli follicoli e nel loro reimpianto nelle zone maggiormente colpite dalla calvizie. In questo caso, soprattutto rispetto alla tecnica precedente, l’intervento è sicuramente meno invasivo e i segni post operatori sicuramente meno evidenti.
Se e quanto ricorrere al trapianto di capelli
Non sempre la scelta di ricorrere al trapianto di capelli è così semplice come sembra. Il primo fattore da considerare è sicuramente l’età. Prima dei trent’anni è infatti sconsigliato procedere con il trapianto: il rischio, considerato che la crescita dei capelli è ancora sostenuta, sarebbe quello di ottenere un risultato non omogeneo tra le zone oggetto del trapianto e quelle in cui la crescita dei capelli è naturale.
Il secondo aspetto da considerare è legato allo stato di salute del cuoio capelluto: le analisi preliminare e la visita con medici specializzati (meglio ancora se in centri specializzati per l’autotrapianto) potrà sicuramente darci indicazioni importanti evitando di esporci al rischio di successive complicanze. Verificare se il cuoio capelluto è in uno stato di salute tale da poter essere sottoposto ad un intervento di questa portata, non è certo un aspetto secondario.
Il risultato finale dipende, quindi, sostanzialmente da questi due fattori, oltre che chiaramente dall’estensione dell’area da trattare. Buona salute del cuoio capelluto, età superiore ai 30 anni e discrete porzioni da trattare possono incidere positivamente sul risultato finale.
Possono emergere complicazioni dal trapianto dei capelli?
Pur trattandosi di un vero e proprio intervento chirurgico, l’innovazione tecnologica e gli studi scientifici, consentono di ridurre al minimo i rischi correlati al trapianto di capelli. Eventuali complicazioni post operatorio sono infatti rarissime e sono spesso legate alla qualità di chi esegue l’intervento.
Da non sottovalutare, infine, eventuali “complicazioni” di matrice psicologica come quelle che incidono sulle attese del soggetto trapiantato. Proprio per questo è opportuno affidarsi a mani esperte che potranno darci indicazioni precise, prima dell’intervento, su quale potrebbe essere il risultato finale.