Svolta nella morte di Simon Gautier, il giovane escursionista francese scomparso l’8 agosto e ritrovato deceduto domenica 18 agosto sera in Cilento. La Procura di Vallo della Lucania ha infatti aperto un’inchiesta per chiarire se ci siano stati ritardi nei soccorsi per il ritrovamento del giovane, come ha ammesso lo stesso procuratore Antonio Ricci: “È bene fare chiarezza e approfondire alcuni aspetti che riguardano le operazioni di soccorso”. Frattanto la salma di Simon Gautier è stata portata al porto di Policastro.
Nella telefonata ai soccorritori avvenuta venerdì 9 agosto il giovane aveva detto: “Mi potete aiutare. Sono caduto, ho due gambe rotte”, aggiungendo di non sapere dove si trovava e chiedeva di essere localizzato. “Non vi possiamo localizzare, siete in casa, per strada, da solo?”, gli domanda l’operatore del 118. “In realtà sono in campeggio, o meglio sto camminando da solo”.
Simon sarebbe subito dopo aver chiamato i soccorsi. Il giovane era riuscito a dare l’allarme con una telefonata al 118 in cui aveva detto di essere caduto in un crepaccio e di essersi rotto le gambe. Secondo una prima ricostruzione, il decesso sarebbe avvenuto in poco tempo, circa 40/45 minuti. A causare la morte sarebbe stata la frattura della gamba che avrebbe rescisso l’arteria.
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