E’ avvenuto in mattinata il blitz della Guardia di Finanza del comando provinciale di Cosenza, che ha sequestrato oltre quattro milioni e mezzo di uova di Pasqua decorative, destinate alla libera vendita e considerate pericolose per i consumatori, data la scarsa presenza di informazioni sui prodotti, tra cui giocattoli ed altre decorazioni a tema.
I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE “PASQUA PROTETTA”
L’operazione, denominata “Pasqua protetta”, ha coinvolto numerose attività commerciali, sia al dettaglio che all’ingrosso. Le Fiamme Gialle calabresi hanno inoltre denunciato i legali rappresentanti di ben sei società coinvolte, che hanno messo in commercio articoli non contenenti sulle proprie etichette le informazioni obbligatorie, previste sia dalle normative nazionali che da quelle europee. Prodotti considerati nocivi per gli acquirenti che, ignari del Paese d’origine e della composizione del materiale, mettono a repentaglio la propria salute. Violazioni indicate nel Codice del consumo, provvedimento emanato dalla Repubblica Italiana con il decreto legislativo del 6 settembre 2005, che raccoglie tutte le normative a tutela del consumatore.
Stando alle prime ricostruzioni, molti dei gadget e dei giocattoli sequestrati sembrano provenire da Paesi orientali. Proprio nei giorni scorsi, il Codacons ha condotto una ricerca sull’aumento del 7% dei prezzi degli articoli pasquali rispetto al 2016, mettendo in risalto il rischio di come la ricerca spasmodica del risparmio possa in qualche modo andare a sfavore della qualità del prodotto stesso.