Tragedia a Vespolate, in provincia di Novara. Un uomo di 54 anni ha prima ucciso il figlio disabile nel sonno, poi ha cercato di togliersi la vita col gas. E’ questa la terribile ricostruzione di quanto avvenuto nella notte a Vespolate, un piccolo comune piemontese.
Il padre temeva per il futuro del giovane di 22 anni affetto da grave disabilità, perché sarebbe rimasto solo alla sua morte, dal momento che la madre era morta un anno e mezzo fa, portata via da un tumore. Era rimasto solo lui a occuparsi del figlio malato, che tornava a casa nei weekend e durante la settimana era affidato alle cure di una struttura provinciale.
Nella notte di ieri l’uomo ha prima soffocato il figlio, che è deceduto sul colpo, poi ha tentato il suicidio col gas, ma è stato soccorso al mattino ed è ora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Maggiore di Novara. I carabinieri stanno ultimando gli ultimi riscontri per dichiarare chiuso il caso, ancora non si sa invece se sul corpo della vittima sarà eseguita l’autopsia.
Tutto il comune di Vespolate è sconvolto dall’accaduto e in molti non riescono a spiegarsi il perché di questo terribile gesto che si è consumato nella notte tra il 7 e l’8 novembre.