Roccagloriosa: ucciso a colpi di picconate, si cerca l’assassino

Non ci sono ancora novità nelle indagini sull’assassinio di Vincenzo Caruso, il sessantasettenne pensionato di Roccagloriosa nel Cilento ucciso ieri mattina a colpi di picconate.

Gli inquirenti stanno continuando senza sosta ad infagare sulla vita dell’anziano, ma per il momento non è emerso nessun dato significativo. Pare sia esclusa anche l’ipotesi della rapina finita male. L’unica cosa certa è che Caruso, una vita in Svizzera prima di tornare al paese natìo per godersi la pensione, “è stato ucciso con una violenza inaudita”, come sottolineano gli inquirenti.

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Gli investigatori stanno vagliando tutti i possibili collegamenti dell’anziano, stanno passando al setaccio il suo passato, le sue amicizie ma non è emerso nulla. Mai nessun problema con la legge, anzi. Caruso era definito dalla comunità una persona “serena e gioviale”.

Nel corso dei rilievi efettuati dalla Scientifica di Salerno nel giardino dell’anziano, dove plausibilmente il delitto è stato consumato, è stato repertato diverso materiale, tra cui anche un mazzo di chiavi ed un paio di occhiali, che erano nel punto esatto laddove è avvenuta la colluttazione tra il Caruso e l’assassino (o gli assassini).

Le indagini sono coordinate dai Carabinieri di Sapri al comando del Capitano Michele Zitiello, in stretto contatto con il procuratore Giancarlo Grippo e il sostituto procuratore Ivana Niglio del Tribunale di Vallo della Lucania.

Al momento non c’è però alcuna dichiarazione ufficiale e sulla vicenda si è deciso di mantenere il massimo riserbo. Il tutto appare comprensibile vista la complessità di un episodio gravissimo che ha gettato nel panico l’intera comunità di Roccagloriosa, dove un episodio del genere non si era mai verificato.