Vincenzo De Luca: “Medici rifiutano il trasferimento ad Ariano Irpino”

vincenzo_de_luca_ospedale_ariano_irpino

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha parlato della vicenda ad Ariano Irpino, che ha creato scalpore dopo l’inchiesta de “L’Espresso”

Altra questione calda dibattuta dal governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della diretta Facebook è quella legata alla vicenda di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, peraltro dichiarata zona rossa.

Secondo il presidente, infatti, sono state effettuate delle illazioni politiche inaccettabili che inficiano la già difficile gestione della situazione irpina. A tal proposito, afferma De Luca, diversi medici non hanno dato la loro disponibilità a operare in quella zona preferendo piuttosto lavorare in zone meno colpite.

De Luca ha poi precisato l’esistenza di qualche errore frutto, a suo dire, della complessità della situazione. Per questo è stato disposto il provvedimento di chiusura per un’altra settimana per Ariano Irpino.

Inchiesta L’Espresso su Ariano Irpino

L’inchiesta nasce da un reportage pubblicato la scorsa settimana da L’Espresso sul tardivo ricovero di un uomo di 85 di Ariano Irpino con gravi problemi respiratori. Il tutto filmato da un video che ha scatenato di conseguenza un duro dibattito politico, poi sfociato nell’apertura di un’inchiesta interna da parte dell’ASL con l’obiettivo di fare chiarezza su quanto accaduto.

La vicenda sarebbe stata documentata dal fotografo Andrè Lihon che, per conto del settimanale L’Espresso, avrebbe raccontato l’intervento del 118 nella casa dell’anziano, con febbre alta e una saturazione inferiore all’85%. Le condizioni dell’uomo avrebbero indotto i soccorritori ad approntare le misure del caso predisponendo l’immediato trasporto d’urgenza in ospedale. A questo punto la situazione assume una piega imprevista: infatti le strutture della zona non solo sarebbero piene, ma mancherebbero anche i posti disponibili in terapia intensiva e semi-intensiva.

L’impossibilità di trasportare l’anziano in ospedale ha scatenato la preoccupazione dei parenti che, di conseguenza, hanno chiesto spiegazioni. Interrogativi ai quali risponde il medico del 118: infatti, secondo lo stesso, il trasferimento in ospedale avrebbe comportato per l’uomo una lunghissima quanto sofferta attesa in ambulanza o in una barella fino al momento in cui non si sarebbe liberato un posto.

Pertanto la moglie e la figlia dell’uomo firmano un documento in cui si certifica di trattenere l’uomo presso la proprio abitazione fino alla disponibilità di un posto, poi divenuto tale nel pomeriggio, in concomitanza con la morte di un altro paziente affetto da coronavirus.

Insomma una situazione raccontata nel reportage de L’Espresso che la dice lunga su quanto sia difficile la questione sanitaria in Italia.

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.