Vincenzo Maiuri, 48 anni originario di Milano, tecnico del Portici formazione calcistica che milita in serie D nel girone I è stato al centro di un fatto che se fosse successo nei paesi anglosassoni sarebbe stato osannato.
Purtroppo nei paesi di origine latina il senso e l’onore della sportività vengono a meno per dar spazio all’unica cosa che conte: vincere con qualsiasi mezzo.
E’ successo infatti che durante un match tra il Portici e la Nocerina, dopo che la squadra di casa ha realizzato una rete in seguito a un incidente occorso a un avversario infortunato e alla mancata interruzione dell’azione, Maiuri ha chiesto alla propria squadra di far pareggiare la Nocerina scatenando le proteste dei tifosi dl Portici che hanno abbandonato gli spalti dello stadio Vallefuoco di Mugnano.
Al termine della gara Vincenzo Maiuri ha rassegnato le dimissioni da allenatore e durante un’intervista ha affermato che avrebbe ridato l’ordine di far segnare l’avversario in quanto non si può vincere senza onorare lo sport.
La sportività di Maiuri non è stata apprezzata
Come accennato prima purtroppo il senso di sportività e di rispetto per gli avversari viene sempre meno, quello che conta è vincere non importa come, le simulazioni sono all’ordine del giorno (anche se ora con il var sono più difficili) le perdite di tempo, le sceneggiate per far ammonire o addirittura espellere un avversario.
Secondo un mio personale parere per mettere delle toppe ad un sistema che migliorerebbe solo cambiando la mentalità degli addetti ai lavori i quali dovrebbero incarnare il vero principio sportivo e insegnarlo nelle scuole calcio, occorrerebbe apportare delle modifiche come ad esempio disputare la gara in due tempi effettivi da 30 minuti (ogni volta che il gioco si ferma si blocca il cronometro) evitando così inutili perdite di tempo.