Ancora poche novità rispetto alle ultime notize su amnistia e indulto in questo 2017. Temi che vengono trattati sempre meno, e che con difficoltà riescono ad entrare nelle priorità del Governo. Riguardo a carceri e detenuti, sale la preoccupazione e l’indignazione a Vicenza, in Veneto, dove non sono stati rinnovati i contratti per gli psicologi che danno sostengno in prigione.
Come riportato da “VicenzaPiù” c’è preoccupazione da parte della Cgil per la prossima chiusura del servizio psicologico in carcere erogato dal Sert. Al momento, infatti, sono presenti due psicologi che offrono sostegno soprattutto a ex tossicodipendenti e a tutti coloro che ne hanno bisogno, ma il loro contratto scade a luglio e, nonostante la richiesta del rinnovo da parte dell’Ulss, la Regione Veneto non ha autorizzato.
La sospensione di un consulto psicologico, così importante per il periodo della pena e soprattutto per la riabilitazione in previsione del ritorno alla vita “fuori”, sarebbe un gravissimo passo indietro. Molte sono infatti le iniziative e i servizi che vengono offerti al momento con il consulto psicologico, come ad esempio la valutazione del rischio di auto ed etero lesività, fondamentale per prevenire problemi molto grandi come aggressività, risse ecc. In ogni caso, l’appoggio psicologico rappresenta un tassello fondamentale per la riabilitazione, e non può essere trattato come un dettaglio di secondaria importanza.