Il Coisp, Sindacato di Polizia, chiede a gran voce le dimissioni del sindaco di Napoli Luigi De Magistris dopo gli scontri di ieri avvenuti a Fuorigrotta all’arrivo del corteo all’ingresso della Mostra d’Oltremare a Napoli dove stava parlando il leader della Lega Nord Matteo Salvini.
IL COISP E GLI SCONTRI DI PIAZZA
Il giorno dopo gli scontri che hanno portato al fermo di 6 persone e al ferimento di 28 tra manifestanti e agenti le polemiche non si placano e il Sindacato di Polizia interviene giù duro perché prima spiega come si potessero prevedere gli scontro in quanto il leader leghista dopo le varie esternazioni fatte nel corso degli anni contro il Sud non poteva non essere accolto in altro modo a Napoli, ma poi il segretario generale del Coisp Napoli Giulio Catuogno afferma: “Già il corteo pacifico capitanato da una ruspa non era certo il meglio che si potesse pensare, ma i colleghi presenti in ogni dove erano preparati al peggio. Le scene di guerriglia urbana che hanno scosso questo sabato sono state bloccate solo grazie alla preparazione dei nostri colleghi, le strade e le zone circostanti al luogo degli scontri sono state per ore un vero e proprio campo di battaglia nonostante si sia operato per ridurre il rischio per i residenti. Nonostante la massima operatività dei colleghi di tutte le forze dell’ordine presenti si è registrato persino l’assalto ad un mezzo dei Carabinieri”.
LA RICHIESTA DI DIMISSIONI DEL COISP
Poi l’affondo nei confronti di quello che il Coisp ritiene il vero responsabile di quello che è successo in piazza ieri: “Non si può essere parte dello Stato e tollerare azioni come quella di ieri, non si può consigliare di vietare un intervento e tanto meno si può continuare a fomentare odio contro lo Stato cercando di trovare colpe e cause di ciò che è accaduto puntando il dito contro il ministro Minniti. Mentre gli sconti accadevano, mentre i cassonetti venivano rivoltati ed i cittadini fuggivano per le vie perché non è intervenuto il sindaco?”. Da qui la richiesta di dimissioni nei confronti del primo cittadino.