È successo poco fa a Pizzo, in provincia di Vibo Valentia: un maresciallo dei Carabinieri si è suicidato in caserma con l’arma d’ordinanza. I colleghi hanno subito capito la gravità di quanto accaduto e sono intervenuti prestando soccorso, ma non c’è stato nulla da fare. La procura di Vibo Valentia, come da protocollo, ha predisposto l’autopsia, ma ci sono pochi dubbi sul fatto che si sia trattato di un gesto suicida. Secondo quanto si apprende l’uomo, tale Paolo Fiorello, era stimato da tutti sul lavoro e ancora non si capiscono i motivi di questo folle gesto.
Carabiniere suicida in caserma
Dopo i fatti di San Donato Milanese, è ancora una volta una sede delle forze dell’ordine a essere sede di un ”fatto di sangue”. Il trentasettenne maresciallo originario di Calatafimi avrebbe rivolto la pistola d’ordinanza alla testa e avrebbe tirato il grilletto, ponendo fine alla propria vita. Ancora tutte da accertare sono le cause del gesto estremo di quest’uomo che, a quanto si apprende, non aveva problemi sul lavoro e non era sposato. Il risultato dell’autopsia dovrebbe essere una formalità: infatti, la dinamica dell’accaduto appare abbastanza chiara e difficilmente si scoprirà che non si è trattato di suicidio. Resta il rammarico per la vita spezzata di un giovane con una carriera avviata che ha deciso di mettere fine alla sua vita.