A poche ore da quelle che saranno le dimissioni di Renzi, Pisapia, ex sindaco di Milano, lancia un messaggio e una sfida: riunire il popolo di sinistra, anche quello che non si riconosce più nel Partito Democratico, sotto un’unico e nuovo soggetto politico chiamato Campo Progressista.
Dopo la schiacciante vittoria del No al Referendum Costituzionale del 4 dicembre, per Pisapia è “il momento della verità”, come egli stesso lo definisce. Lui, che si era apertamente schierato con il Sì, e quindi accanto a Renzi, lancia a quest’ultimo un segnale. La sua idea è quella di riformare una sinistra più pura, con la quale Pisapia si dice pronto a tornare in campo.
“Matteo deve scegliere” ha detto in un’intervista “se andare alle urne con la sinistra o no. Le elezioni sarebbero, per il Pd, il momento decisivo per le sue scelte. Renzi dovrebbe scegliere se guardare a un’alleanza a sinistra, formando un centrosinistra, o un’alleanza con il Nuovo Centro Destra che trasformerebbe il Pd in un partito geneticamente modificato. Il popolo del Pd, io lo conosco bene, non accetterebbe mai la seconda soluzione”. Per Pisapia, dunque, c’è bisogno di riformare una sinistra autentica, riavvicinando coloro che si sono allontanati da Renzi. Questo può essere possibile soltanto con un allontanamento di Renzi da Angelino Alfano e Denis Verdini.