Macron lancia l’allarme sulla questione bitcoin e ha deciso che porterà la questione al G20. Lo ha annunciato nelle ultime ore il ministro della Finanze francese Le Maire, che ha deciso con il consenso di Macron, di svelare in anticipo uno dei temi che sarà portato al G20.
Il ministro Le Maire ha affermato che il suo intervento vuole essere a favore della tutela dei risparmiatori, che sono a rischio speculazione. Bisogna ricordare che già nei giorni scorsi, il governatore della banca centrale austriaca Ewald Nowotny, aveva dichiarato che l’Ue aveva il dovere di intervenire sulla questione e regolamentare la moneta virtuale.
Il presidente Macron ha un grande timore riguardo alla moneta virtuale, che ormai sta spopolando e cioè che, visto che è molto complicato tracciare i pagamenti della criptomoneta, essa possa diventare strumento di riciclaggio e veicolo per il terrorismo.
Macron: Bitcoin e il Rischio Terrorismo
Sul tema del terrorismo Macron è sempre molto attento, visti i tanti spiacevoli episodi accaduti in Francia negli ultimi anni. Quindi sulla questione bitcoin, il ministro Le Maire vorrebbe la collaborazione di tutte le grandi potenze europee, che lo aiutino a regolamentare la moneta virtuale.
La Germania in questo senso ha garantito la sua collaborazione. Infatti un portavoce del ministero delle finanze ha dichiarato che stanno monitorando i movimenti del mercato bitcoin, cercando in primis di avvertire i risparmiatori sulle possibili speculazioni.
La questione speculativa, che la Francia vorrebbe affrontare subito, risulta complicata perchè i bitcoin non sono una reale valuta e quindi non possono essere controllati dalle banche. Di conseguenza è il singolo risparmiatore a dover essere cauto sugli investimenti che fa e a prendersi le responsabiità di eventuali perdite.
Però un primo segnale positivo è arrivato da Bruxelles qualche giorno fa. Infatti il Consiglio e il Parlamento hanno trovato un accordo con la commissione Ue per quanto riguarda una norma anti-riciclaggio, che sarà valida anche per le monete virtuali.
Essa prevede che non ci potrà più essere il diritto di anonimato nelle transazioni e le piattaforme virtuali avranno l’obbligo di identificare i clienti. Ovviamente questo varrà solo in Europa.
Di sicuro il fenomeno dei bitcoin sembra sempre più in ascesa, nonostante lo scetticismo di tanti esperti della finanza. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se questo fenomeno darà una svolta all’economia o se si rivelerà solo un grande flop, come già successo in passato.