Un’intera baraccopoli in fiamme, questa notte tra Borgo Tressanti e Borgo Mezzanone a 20 chilometri da Foggia. Ad essere raso al suolo è stato l’accampamento conosciuto come “Getto dei bulgari”. Vittima delle fiamme un ragazzo ventenne che dormiva in una baracca insieme a suo padre.
Non sono ancora state accertate le cause del terribile incendio che, poco dopo le 2 di questa notte, ha incenerito decine di baracche e rifugi di fortuna abitate da un migliaio di persone, tra adulti e bambini. La situazione di allarme è stata sedata grazie all’intervento di tre squadre di Vigili del Fuoco, dei distaccamenti di Foggia, Manfredonia e Cerignola. Oltre a spegnere le fiamme, sono state messe in sicurezza anche decine di bombole del gas che, se intaccate dal fuoco, avrebbero potuto dar vita a terribili esplosioni.
Al momento sono in corso le indagini per rintracciare le cause dell’incendio. Inizialmente si è pensato al malfunzionamento di qualche stufa usata per riscaldarsi, oppure un guasto ai tanti allacci abusivi che danno corrente al ghetto, ma potrebbe anche trattarsi di incendio doloso. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto un uomo ubriaco dare via al fuoco, e anche di furiosi litigi tra due famiglie del ghetto. Non può essere esclusa quindi l’ipotesi di dolo.
L’Arci-Puglia esprime profondo cordoglio per il giovane bulgaro rimasto ucciso dalle fiamme, e grandissima indignazione per le condizioni precarie delle baraccopoli e dei ghetti che sempre più spesso diventano scenario di terribili tragedie.
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