FOGGIA- Continuano i problemi per il Foggia Calcio, con grande rammarico per tutta la famiglia di affiatati tifosi. Dopo l’arresto, il 4 dicembre, dell’ex vice presidente Ruggiero Curci con l’accusa di antiriciclaggio, arriva ora un’altra ordinanza cautelare. L’ordinanza in questione, richiesta dal pm della distrettuale antimafia milanese Paolo Storari e firmata dal gip Fanales, è a carico di Fedele Sannella, patron della società rossonera.
ARRESTATO IL PATRON DEL FOGGIA CALCIO
Sannella è stato arrestato alle prime luci dell’alba. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti si parte da uomini vicini a Cosa nostra che avevano investimenti importanti nel nord Italia. Le operazioni erano mirate, secondo l’antimafia, a riciclare denaro di provenienza illecita. Era in quest’ambito che si inseriva l’arresto di Curci: l’ex vicepresidente era finito in carcere con l’accusa di antiriciclaggio, sospettato di aver pagato i calciatori del Foggia con denaro di provenienza illecita.
LE PROVE
L’arresto di Curci ha costituito solo il punto di partenza delle indagini.
Agli atti, infatti, è presente un manoscritto sequestrato allo stesso, che riporta una contabilità di 13 consegne di denaro contate proprio a Fedele Sannella, l’amministratore della Esseci srl che controlla la squadra.
Chat estratte dal di Curci, indirizzate al direttore generale del Foggia Calcio Roberto Dellisanti, testimoniano come Curci rivendicasse una quota di quasi due milioni di euro pari per flussi finanziari riferiti alle due precedenti stagioni calcistiche. Lo stesso Curci, inotre, sarebbe stato l’autore di importi consegnati in contanti – in nero– a una decina tra giocatori o ex tesserati della squadra.
IL FUTURO DEL FOGGIA
Il Foggia Calcio verrà per ora gestito dall’amministratore giudiziario nominato dal giudice. L’obiettivo è non compromettere il normale svolgimento del campionato di serie B che attualmente la squadra di Giovanni Stroppa sta disputando. E’ la prima volta che per una squadra di calcio viene preso un provvedimento di tale portata.