La Gioconda lascerà il museo del Louvre per iniziare un tour itinerante che la porterà nei musei di tutto il mondo. La decisione del Ministro francese della Cultura, Françoise Nyssen.
La Gioconda “opera itinerante”: la proposta del Ministro Françoise Nyssen
Il capolavoro di Leonardo da Vinci, da 44 anni conservato nel museo del Louvre a Parigi, potrebbe essere ospitato nei musei di tutto il mondo.
Questo in seguito alla proposta del Ministro francese della Cultura, Françoise Nyssen, a sostegno della sua lotta “contro la segregazione culturale”:
“Non vedo perché certe cose debbano restare confinate. Certamente, poi, bisogna fare attenzione alla conservazione e a quello che certe opere rappresentano. Ma il mio obiettivo è stato sempre quello della lotta alla segregazione culturale. E per questo, uno dei pilastri resta il piano delle opere itineranti”.
La Gioconda rappresenta l’opera d’arte più nota in assoluto. Il sorriso impercettibile di Monna Lisa ed il mistero che lo avvolge sono da sempre fonte di studio e di ispirazione.
Il ritratto più celebre del mondo attira ogni giorno migliaia di visitatori.
“L’offerta culturale esiste: perché dovrebbe restare confinata in certi luoghi e non essere accessibile ovunque e a tutti?”.
La Gioconda si prepara dunque a lasciare la teca climatizzata della sixième salle che la custodisce da 44 anni. Il precedente ed ultimo spostamento è avvenuto nel 1974, quando il Presidente Pompidou la trasferì, in aereo, nel Museo Nazionale di Tokyo. Durante il tragitto era prevista una tappa a Mosca che sollevò polemiche fortissime. Portata di nuovo in Francia, non fu per questo mai più spostata.
Le critiche alla proposta
La proposta attuale del Ministro francese ha generato opinioni contrastanti. Esperi d’arte e conservatori hanno infatti espresso la propria contrarietà al progetto delle opere itineranti.
Duranti gli spostamenti il capolavoro potrebbe rovinarsi. La paura più grande riguarda il rischio di furto o danneggiamento. La Gioconda ha già affrontato in passato atti di questo tipo.
Nel 1911 fu rubata e nel 1956 la parte inferiore del dipinto fu rovinata con dell’acido. Diversi mesi dopo inoltre qualcuno lanciò un sasso contro l’opera.
Proprio per proteggerla da tali fenomeni, il celebre ritratto è oggi esposto dietro due lastre di vetro infrangibili e tenuto distante dagli osservatori.
La Gioconda in tour: la prima tappa
Il primo a candidarsi per accogliere la Monna Lisa è stato il sindaco della città di Lens, nel nord della Francia, dove è presente una succursale del Louvre. La richiesta è stata fatta direttamente al Presidente della Repubblica. Emmanuel Macron ha risposto assicurando “tutta l’attenzione” per il desiderio del sindaco. Il “Perché no?” della Nyssen ha reso ancora più concreta la proposta.
Anche i tifosi del Lens hanno chiesto di ospitare la Gioconda di Leonardo e lo hanno fatto in modo particolare. A febbraio, prima di una partita di campionato, hanno srotolato uno striscione raffigurante la Monna Lisa. Sullo sfondo i colori della città, il giallo ed il rosso.
Il tour itinerante della Gioconda potrebbe dare il via a spostamenti di altre opere d’arte. Questo ha sollevando molte perplessità fra gli esperti.
Sfuggente, enigmatica e talvolta definita anche sensuale, la Monna Lisa esercita un grande fascino. Sicuramente molti appassionati italiani saranno contenti di sapere che l’opera iconica della pittura mondiale potrebbe tornare in Italia, da cui manca dal 1913.