In un mondo che va alla velocità della luce, la politica del Diversity Management sta diventando fondamentale.
La gestione delle diversità di genere, sesso, religione ed età in un’impresa, è un argomento quasi assodato da decenni nei paesi anglosassoni, a differenza dell’Italia in cui è ancora un tabù.
Lo scetticismo ha ancora la meglio perché le aziende italiane sono poco propense a una virata organizzativa e interpretano il Diversity Management come un costo/problema anziché come un guadagno/risorsa.
Diversity Management, un nuovo modello di buisiness
Gestire consapevolmente persone di vario genere è un impegno non indifferente per un’azienda perché implica un cambiamento organizzativo, ma accettare e applicare il Diversity Management, implicano il miglioramento del business aziendale.
Valorizzare le differenze, lasciare liberi i lavoratori di esprimere la propria diversità senza vergogna o paura, portano il lavoratore a essere meno stressato e di conseguenza a dare il meglio di se sul posto di lavoro.
Far interagire attivamente persone diverse, aumenta lo scambio culturale, conoscitivo ed esperienziale tanto da far aumentare addirittura il ricavo.
Cosa fanno le aziende che si affidano al Diversity Management
Le aziende che si affidano al Diversity Management hanno l’obiettivo di creare un ambiente inclusivo in cui le differenze di sesso, genere, età e religione non sono discriminatori ma fatti reali da accettare, ascoltare e accontentare.
Concedere congedi matrimoniali a coppie omosessuali o a matrimoni non cattolici per esempio, è uno degli aspetti positivi del Diversity management, poiché aumenta la consapevolezza di essere accettati all’interno dell’azienda e di conseguenza aumenta la produttività.
Favorire il confronto
Capire le nuove generazioni e farle interagire con le vecchie significano far colloquiare persone di età diverse con un vissuto diverso ma che indubbiamente hanno tante cose su cui confrontarsi.
Includere disabili qualificati prima che si raggiunga la percentuale fissa per l’assunzione, è un modo per accettare l’handicap e valorizzare le capacità del portatore.
Sono stati fatti diversi studi riguardo all’inclusione del Diversity Management nella propria mission aziendale, ed è stato rilevato che è un’attività strategica di grande successo perché migliora il business.
I risultati del Diversity Management
Secondo una ricerca fatta nel 2017 dalla Tecnical University of Monaco, dove sono state analizzate 171 aziende (Germania, Austria e Svizzera) e alle quali è stato richiesto un rapporto tra quanto sono innovative e quanta diversity esisteva al loro interno, è emerso che è impossibile affermare quanto ci sia più di uno o dell’altro aspetto, ma esiste semplicemente un nesso di “viceversa”: le aziende che prediligono la diversificazione sono innovative e le aziende con più innovazione hanno una leadership varia. Perciò la leadership porta all’innovazione e all’inverso.
Adottare il Diversity Management significa saper riconoscere le differenze e l’unicità di ogni singolo individuo in azienda e saper gestire al meglio e in modo attivo le grandi risorse che ognuno può apportare.
Ognuno è speciale e unico a modo suo, e il contributo di tutti fa un effetto positivo in vari ambiti.