Roma, é scontro sulle due ore in più di lavoro all’Atac: è sciopero.
Sono fallite le trattative sul nuovo accordo sulla produttività aziendale firmato a novembre dell’anno scorso. L’accordo prevedeva un incremento da 37 a 39 ore lavorative settimanali ma Atac e sindacati non sono giunti ad un accordo e sono state avviate le procedure di sciopero.
Le trattative erano volte alla risoluzione di molteplici criticità relative a turnazioni ed orari del personale operativo ed indiretto, ma la società Atac ha proceduto in modo unilaterale.
I nuovi orari sarebbero dovuti entrare in vigore oggi. I sindacati contestano la decurtazione del doppio riposo nelle officine centrali, l’erronea applicazione del doppio riposo nelle officine di stabilimento, l’erronea applicazione nelle turnazioni nel rapporto forza/lavoro, i turni per il personale viaggiante incompleti o che superano la media di 39 ore settimanali.
Sciopero ATAC, la contestazione del sindacato
Nel dettaglio, come spiega Daniele Fuligni, segretario Filt Cgil Roma e Lazio:
«Dopo aver ottenuto due ore di aumento dell’orario di lavoro l’azienda decide unilateralmente di ridurre della metà i riposi degli operai di via Prenestina, di ridurre da 24 a 22 ore la giornata di riposo negli impianti, di imporre agli operatori lo straordinario obbligatorio e di far superare agli autisti le 39 ore settimanali previste dal contratto nazionale: in questo modo il concordato lo pagano solo i lavoratori e noi questo non lo permetteremo».
E ancora:
«Tutto ciò – ragiona in generale Fuligni – non porta nessun beneficio per la produzione del servizio: dei nuovi mezzi e dei pezzi di ricambio non c’è traccia; non si capisce chi, quando e come dovrebbe acquistarli».
Crisi ATAC, quando ci sarà nuovo sciopero?
Tecnicamente, la crisi è aperta. Mercoledì è fissato un ulteriore incontro con l’azienda. I nuovi turni, ufficialmente, da oggi sarebbero in vigore.
Ancora una data non c’è dal momento che l’iter per lo sciopeto prevede due incontri: uno con l’azienda e l’altro col Comune, prima della mobilitazione.
Un’altra cattiva notizia, per la municipalizzata nelle mani del tribunale fallimentare, che certo peserà anche sui pendolari.
Lo sciopero promosso dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti promette una paralisi totale della mobilità.