Nella tradizione italiana, si associano alle festività natalizie una vasta gamma di dolci, che vanno dal Pandoro veronese al Panforte senese, fino al celebre Panettone, nato a Milano ma diventato uno dei dolci più rappresentativi del Natale. L’impasto è ottenuto lievitando una base di acqua, farina, burro, tuorlo d’uovo, al quale si aggiungono frutta candita, uvetta, scorze di arancio e di cedro.
Le origini del Panettone sono molto umili, così antiche da non essere nemmeno documentate storicamente. La leggenda narra che, alla corte di Ludovico il Moro, venne organizzato un lussuosissimo pranzo di Natale. Il cuoco dimenticò il dolce nel forno, al punto da renderlo immangiabile, ma uno sguattero di nome Toni propose di sostituirlo con un esperimento che aveva creato con gli scarti presenti in cucina. Il duca ed i suoi ospiti ne rimasero entusiasti e da quel giorno il “pane di Toni” diventò il nostro Panettone.
Fino allo scorso secolo si trattava unicamente di un tipico dolce milanese, creato artigianalmente unicamente da fornai e pasticceri della città, ma a partire dagli anni ’50 la produzione industriale lo portò a diffondersi in tutta Italia, diventando un dolce simbolo della tradizione del nostro Paese e non solo. La grande distribuzione ha portato, sia l’industria che i laboratori artigianali, a creare numerose varianti rispetto agli ingredienti originali, tra cui quello senza canditi e senza uvetta, sostituito in genere da crema o gocce di cioccolato.
La tradizione vuole che si conservi una porzione di panettone per poi mangiarlo il 3 Febbraio successivo, giorno di San Biagio, come rito propiziatorio contro raffreddori e mal di gola. Negli anni ’30, venne creato anche un altro tipico dolce chiamato “Veneziana”, simile per impasto al Panettone ma ricoperto all’esterno da granella di zucchero e da mandorle.
Seppur non nati direttamente a Milano, la Lombardia vanta altri celebri prodotti dolciari, tra cui: il Torrone di Cremona, la Spongarda di Crema, il Pan Tramvai brianzolo, la Bisciola di Sondrio, la Miascia di Como, la polenta e osei bergamasca (chiaramente nella sua variante dolce), il Bossolà bresciano, la Tortionata di Lodi, la celebre torta paradiso di Pavia e gli amaretti di Saronno. A dimostrazione che anche il Nord ha le sue prelibatezze in pasticceria.