In questo ultimo periodo non si fa altro che parlare di spread, del fatto che ci sentiamo schiavi dei nostri vicini tedeschi, che ormai vediamo come cattivi (non che prima li avessimo ritenuti meglio, ma almeno avevamo più rispetto). Mi sono informata, ho approfondito l’argomento perché ritenevo opportuno fare chiarezza.
Voglio rendere comune quello che ho appreso.
Ecco cos’è lo spread
Non entro nello specifico, il mondo virtuale è pieno di nozioni sullo spread. Voglio condividere il significato a livello elementare, fruibile a tutti. Pensiamo a un’azienda che ha necessità di denaro.
Emette delle obbligazioni, le quali vengono acquistate da chi vuole fare un investimento, chiaramente con la garanzia di avere una percentuale di interesse a scadenza (3 mesi, 6 mesi, un anno, 10 anni o oltre).
Dopo questo periodo, chi ha acquistato le obbligazioni, ha diritto a riavere la sua somma di denaro sommata agli interessi calcolati. E fin qui ci siamo.
Nello specifico, in questi giorni, ci sono polemiche per i BTP a 10 anni (BTP=Buoni Poliennali del Tesoro).
Cosa sta accadendo in Italia
Lo Stato italiano ha delle entrate e delle uscite cui rendere conto (non polemizzo, mi limito a spiegare). Le entrate vengono dai contribuenti attraverso un gettito fiscale. Le uscite sono le spese pubbliche.
Capita che le entrate siano inferiori alle uscite, per una serie di circostanze sulle quali non mi soffermo, perciò s’incorre nel così detto deficit pubblico. In questo caso lo Stato ha bisogno di denaro per coprire le spese perciò emette obbligazioni.
Spread: Non c’è logica sui mercati
Non sto raccontando stupidaggini ma è così: non c’è logica, quello dei mercati è un movimento imprevedibile. E su questo pongo l’accento, per chi “sbraita” bipartisan.
Renzi, Di Maio, Mattarella, Salvini non fanno altro che aprire il giornale e costatare (come tutti i cittadini italiani del resto) che lo spread è aumentato o diminuito. Mi spiego: se pensiamo all’azienda di cui sopra che però ha la sfortuna di essere quotata negativamente ma gli investitori credono nelle sue potenzialità, il suo valore chiaramente aumenterà.
Non si arresta la corsa dello #spread. Nel giro di pochi minuti il differenziale tra Btp e Bund decennali è schizzato a 300 punti base. Il tasso di rendimento dei titoli italiani è oltre il 3%, ai massimi da giugno del 2014. https://t.co/l43t0UVLxx
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) May 29, 2018
Questo per spiegare come non ci sia logica ma, forse, buon senso e fiducia.
La credibilità di uno Stato
Ed è identico per uno Stato: se quest’ultimo è reputato affidabile e si crede fermamente nella sua regolare contabilità, allora l’interesse sarà basso e il suo debito diminuirà. Se invece si ha il terrore che uno Stato non pagherà in futuro agli investitori ciò che hanno investito e l’interesse spettante, allora nessuno acquisterà le sue obbligazioni.
Allora cosa fa uno Stato se ha necessità assoluta di vendere le sue obbligazioni per coprire il deficit? Mente e garantisce un rendimento che non sarà mai in grado di restituire, perciò s’indebita.
Perchè ci confrontiamo sempre con i Bund Tedeschi?
Perché la Germania è affidabile e ha un buon rendimento, per questo lo spread è la differenza tra il rendimento dei titoli più sicuri con quelli meno sicuri.
Esempio: BTP Italia a 10 anni registrano un 2.47%, Bund Germania a 10 anni registrano un 0,41%, la differenza è di 206 punti.