Stop alla rassegna “Roma incontra il mondo” che doveva tenersi nel cuore di Villa Ada, nella zona nord-est della capitale. Il blocco è arrivato inaspettatamente poche ore prima del concerto di Noyz Narcos, quando gli spettatori sono stati fatti andare via (e i loro biglietti ritenuti validi per il Rock in Roma).
A stabilirlo è il TAR del Lazio che con una sentenza pubblicata il 12 Giugno ha ritenuto scorretta l’assegnazione dello spazio pubblico all’azienda “D’Ada srl”, incaricata di organizzare i concerti. I giudici hanno motivato la sentenza scrivendo che l’assegnazione era illecita in quanto molti artisti in tabellone erano già ingaggiati con la concorrente, che ha fatto ricorso.
Anche gli ecologisti contro il Festival
Molte associazioni di quartiere, nel contempo, hanno accolto con piacere la notizia, date le loro continue denunce per presunte irregolarità nella manifestazione. Dicono dall’associazione Leprotti:
“Nel parco non si devono proprio tenere eventi del genere. Abbiamo presentato ricorso perché non sono previste deroghe all’impatto acustico. Dopo la nostra denuncia l’anno scorso qualcosa si sta muovendo. Oltretutto risulta che le multe fatte dai vigili urbani nel 2017 per mancata autorizzazione dell’evento e per l’occupazione di suolo pubblica scaduta non siano state ancora pagate”.
Replica a tutte le accuse da parte della direzione organizzativa del Festival che respinge le accuse di inquinamento acustico e scorrettezze nell’organizzazione corrente:
“Sappiamo di essere in regola, tanto più che si parla di sei artisti su 54 e che noi prima di firmare i contratti con loro abbiamo atteso l’esito del bando. Il nostro è un festival che da 25 anni è fiore all’occhiello dell’Estate romana e Villa Ada è il centro di questo appuntamento. Agli ambientalisti rispondiamo che proprio l’ambiente è uno dei temi principali dell’Arci e che con l’aiuto di un agronomo abbiamo bonificato quest’area, abbandonata come tutta la villa. Ci dispiace per i disagi, ma sono contenuti nel tempo e mai fino a tarda notte”.
Intanto, però, in attesa di una nuova sentenza tutti i concerti sono al momento annullati.