Domenica 30 settembre la Mole Antonelliana si illuminerà di verde per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sindrome dell’ovaio policistico. Queste sindrome, detta anche PCOS, colpisce una donna su dieci in tutto il mondo e crea gravi problemi.
La sindrome dell’ovaio policistico influisce in maniera profonda sulla fertilità ma anche sulle gravidanze, è infatti stimato che molto spesso le donne che soffrono di questa sindorme ma che riescono ad avere una gravidanza (sia essa naturale o avuta grazie alle tecniche di fecondazione medicalmente assistita), non riescono a portarla a termine.
Questa sindrome causa di poliabortività ma anche parti prematuri con conseguenti rischi per il neonato.
La Mole cambierà colore alle 18:00 di domenica e dalle 18:30 inizierà un flash mob di donne per sensibilizzare l’opinione pubblica. La mobilitazione torinese darà poi il via, il giorno dopo, ovvero il primo ottobre, al mese della prevenzione per il tumore al seno.
Da anni ottobre è il mese della campagna “nastro rosa” nata da un’idea della LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori) e, ogni anno in tantissime città del territorio nazionale gli ambulatori medici e i presidi ospedalieri nonchè le sedi locali dell’associazione nazionale, effettuano gratuitamente uno screening alle donne.
Ancora oggi il tumore al seno colpisce tantissime persone ogni anno anche se, nel tempo, le cure si sono sempre più raffinate e migliorate. Si è stimanto che il tumore al seno colpisce in media una donna su otto, nel 2017 si sono ammalate nel nostro paese circa cinquantamila donne, il numero è aumentato negli ultimi cinque anni ma, fortunatamente, è sceso il tasso di mortalità per questa malattia.
Negli ultimi anni c’è un maggiore controllo e una maggiore consapevolezza da parte della donne del proprio corpo e della possibilità di ammalarsi così, i vari screening aiutano in maniera significativa cosa che invece non accadare per il tumore al seno maschile che, lo scorso anno, ho colpito circa 500 uomini.