È stato individuato il minorenne che avrebbe spruzzato uno spray urticante all’interno della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, causando la morte di sei persone. Si tratterebbe di un ragazzino residente nella provincia, identificato sulla base delle testimonianze, e non sarebbe stato ancora ascoltato dalla Procura dei Minorenni. Secondo La Stampa, l’autore del folle gesto sarebbe indagato per omicidio preterintenzionale.
Tragedia Discoteca Ancona: la ricostruzione del dramma
Intanto prende campo l’ipotesi di omicidio colposo plurimo per i gestori che non si sarebbero attenuti alle norme di sicurezza, vendendo 1.400 biglietti in più rispetto ai 469 posti disponibili.
Uno dei tre gestori del locale, Marco Cecchini, ha ricevuto minacce di morte. Lo afferma lo stesso Cecchini che così si è espresso:
“Credo di essere nel mirino. Sto ricevendo minacce di morte, scrivono sui social ogni cattiveria, mi vogliono in galera ma io non ho fatto niente di diverso di tutte le altre volte quando, lo giuro, c’erano state anche più persone”.
In merito al sovrannumero di persone nella discoteca Lanterna Azzurra, il gestore ha ribadito:
“Non c’erano 1400 persone come dicono tutti. Assolutamente. Secondo me non arrivavano a mille, anzi calcolando quelli che erano fuori a fumare, dentro ce n’erano poco più di 800.
È un locale che ha contenuto molta più gente. Era sicurissimo. Tra l’altro ho consegnato ai carabinieri i blocchetti dei biglietti venduti e quelli invenduti. Si vede subito”.
Tragedia Discoteca Ancona: proclamato il lutto cittadino
Il sindaco di Corinaldo Matteo Principi ha proclamato il lutto cittadino in seguito alla tragedia consumatasi nella discoteca Lanterna Azzurra.
Inoltre il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, e il presidente dell’assemblea legislativa, Antonio Mastrovincenzo, hanno fatto sapere per oggi una giornata di lutto per tutta la Regione
Proclamato il lutto cittadino anche a Senigallia dove vivevano 4 delle vittime.