Questa mattina tre parlamentari, il sindaco di Siracusa e un piccolo gruppo di avvocati ed attivisti sono saliti a bordo della nave Sea Watch bloccata da giorni al largo del porto di Siracusa. Riccardo Magi (+Europa), Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) e Stefania Prestigiacomo (Forza Italia) hanno violato il divieto di avvicinamento alla nave per verificare la situazione dei migranti salvati nel Mediterraneo dalla Sea Watch.
Con un gommone abbiamo raggiunto la @seawatchcrew e siamo saliti a bordo nonostante i divieti per esercitare i nostri diritti e doveri di parlamentari. Siamo qui x verificare le condizioni dei passeggeri e dell’equipaggio. Chiediamo che siano fatti sbarcare tutti immediatamente! pic.twitter.com/5tZnhBIwku
— Riccardo Magi (@riccardomagi) January 27, 2019
Scrive Riccardo Magi, esponente romano di +Europa su Twitter:
Con un gommone abbiamo raggiunto la @seawatchcrew e siamo saliti a bordo nonostante i divieti per esercitare i nostri diritti e doveri di parlamentari. Siamo qui x verificare le condizioni dei passeggeri e dell’equipaggio. Chiediamo che siano fatti sbarcare tutti immediatamente!
Stesse parole arrivano da Fratoianni che aggiunge l’hashtag #FateliScendere. Commenta la visita anche Stefania Prestigiacomo, esponente dell’opposizione dopo il voto del 4 Marzo:
Nessuno può comprimere le nostre prerogative parlamentari che ci consentono di salire a bordo, a maggior ragione perché ‘imbarcazione non è in quarantena e anzi – altro fatto gravissimo e senza precedenti – l’autorità marittima sanitaria non ha accolto ieri la richiesta di accertamento sanitario inoltrata su nostro consiglio dal comandante.
Nonostante le manifestazioni che si stanno svolgendo sulla terra ferma, nelle città siciliane e in alcuni casi anche in mare, il ministro Salvini ribadisce la sua linea e commenta:
Nonostante i divieti” alcuni “parlamentari italiani (fra cui uno di Forza Italia) non rispettano le leggi italiane e favoriscono l’immigrazione clandestina? Mi spiace per loro, buon viaggio!
Sempre secondo Salvini, il comandante avrebbe “disubbidito” agli ordini di sbarcare nel porto più vicino per farne una “battaglia politica”. Non è d’accordo l’ex alleato del centro-destra Berlusconi che, se in campagna elettorale ha promesso di rimpatriare i 600.000 migranti presenti in Italia, oggi commenta:
Credo francamente, con senso di realismo, che 47 nuovi immigrati che si aggiungono ai più di 600mila che abbiamo oggi sul territorio del Paese non cambino nulla. Quindi se fosse mia responsabilità, io li farei senza dubbio sbarcare.
La vicenda della Sea Watch si fa quindi sempre più complicata ed assume le sembianze di emergenza umanitaria e diplomatica, visti i botta e risposta tra alcuni esponenti del Governo e lo stato Olandese, additato come responsabile della nave ONG Sea Watch.