Sbarcano 184 migranti a Lampedusa: ipotesi rimpatrio immediato per Tunisini

Nessuna intesa tra Roma e Berlino sulla questione dei migranti secondari, ovvero quelli giunti in territorio tedesco dopo essere stati registrati in Italia

Non si arresta lo sbarco di migranti nelle coste italiane. Nelle ultime ore 184 migranti sono sbarcati a Lampedusa utilizzando piccole imbarcazioni. Lo afferma il Viminale, che ha sottolineato la mancata collaborazione di Malta: “Malta per l’ennesima volta, ha scaricato il problema sull’Italia”. Intanto il ministero dell’Interno sta vagliando “soluzioni innovative e efficaci” per gestire questi arrivi. Tra le soluzioni ci sarebbe quella di un rimpatrio lampo dei migranti tunisini attraverso voli charter affinché rientrino nel proprio Paese in tempi molto rapidi.

Questione ‘migranti secondari’: nessuna intesa tra Roma e Berlino

In occasione della Conferenza su sicurezza e migrazione organizzata dalla presidenza austriaca dell’Ue che si terrà oggi a Vienna, Matteo Salvini e il collega tedesco Horst Seehofer affronteranno la questione sui migranti secondari, quelli giunti in territorio tedesco dopo essere stati registrati in Italia. L’intesa si potrebbe creare solo se il rimpatrio di stranieri saranno compensate da un numero analogo di profughi che Berlino dovrà accettare dall’Italia. Dunque rimane netta la posizione del Viminale: i migranti arrivati in Germania dall’Italia non tornerano indietro.

Sul fronte del decreto migranti, Salvini è pronto ad annunciare nel Consiglio dei ministri una serie di misure che alimenteranno ulteriormente le polemiche. Obiettivo del provvedimento è allungare la lista dei reati che, se commessi, comporteranno la revoca o il diniego dell’asilo: dalla violenza sessuale al traffico di droga, dal furto all’aggressione a pubblico ufficiale. E a cancellare la protezione umanitaria, già ridotta da una circolare inviata lo scorso luglio ai prefetti. In più, si prevede la revoca dello status di rifugiato se il migrante rientra nel Paese di origine.

Per quanto riguarda i Centri di Permanenza per i rimpatri, si procede con un allungamento dei tempi di trattenimento: dagli attuali 90 a 180 giorni. Nella bozza di dl si indica anche i destinatari di provvedimento di espulsione possano essere inviati, oltre che nei Cpr, anche in strutture nella disponibilità delle questure. Nel testo c’è poi la revoca della cittadinanza italiana per reati con finalità di terrorismo, in maniera da favorire le espulsioni.

Il decreto dovrà avere l’assenso del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede ed essere poi firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Possibili dunque aggiustamenti nei prossimi giorni.

Italia-Malta: rimangono tesi i rapporti

Dopo le accuse che il premier Conte ha pronunciato sulla vicenda Diciotti, Matteo Salvini ha informato in serata che sette imbarcazioni con 62 migranti a bordo si trovavano in acque maltesi. “Abbiamo contattato – sottolinea Salvini – le autorità maltesi perché facciano il loro dovere, in caso contrario farò tutto il possibile perché i clandestini non sbarchino in Italia. #portichiusi e che mi indaghino pure”.

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.