Non è un momento roseo per Mauro Icardi, il numero 9 dell’Inter svestito dalla fascia di capitano. Lo dimostrano le dichiarazioni che la moglie nonché agente Wanda Nara ha rilasciato nel corso di Tiki Taka.
Ieri notte Wanda Nara ha postato su Twitter un collage di foto che ritraggono ‘Maurito’ in lacrime con la maglia nerazzurra e mentre applaude commosso i tifosi. Sapore di addio oppure una dimostrazione del senso di appartenenza alla maglia?
— wan (@wandaicardi27) February 17, 2019
Le dichiarazioni di Wanda Nara
Lacrime che confermano il momento non proprio idilliaco quelle che Wanda Nara ha versato nel corso della trasmissione. A proposito della decisione dell’Inter di togliergli la faccia ha affermato: “Ho chiamato Moratti e gli ho chiesto di aiutarmi a far giocare Icardi. Perché Mauro in questi casi si chiude. Non ce ne vogliamo andare”. E ha aggiunto: “Vado sempre come moglie di Icardi, del capitano, e poi come mamma di un bambino interista. La nostra è una famiglia interista”.
Sulla vicenda del sasso, Wanda ha affermato: “La vicenda del sasso? C’erano le telecamere. Mauro dormiva. Non ho qui la mia famiglia. La mia famiglia è l’Inter. Cinque minuti dopo mi ha chiamato Marotta. Ero sotto choc non riuscivo a guidare”. A questo punto Wanda Nara scoppia in lacrime, a cui segue una chiamata di Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter.
Marotta ha cercato di smorzare i toni della vicenda:
Intendiamo stemperare tensione, dare serenità a Wanda e Icardi. Se metafora la spostiamo a famiglia, malvolentieri i genitori devono prendere decisioni per far crescere i nostri figli. Abbiamo convocato Icardi negli spogliatoi e spiegato le motivazioni. Volevo solo intervenire rincuorando Wanda perché l’ho vista piangere, ci vediamo prestissimo per parlare. Vorrei che capisse che lo facciamo per il bene di Mauro”.
Sulla possibilità di una permanenza di Icardi all’Inter, Wanda Nara ha detto: “Rimanere all’Inter? Spero di sì ma ci sono molte variabili e non dipendono solo da noi. Un anno nel mondo del calcio è un lasso di tempo lunghissimo”.
Infine ha chiarito il suo ruolo di procuratore di Icardi: “Non ho mai pensato di fare un passo indietro dal fare il procuratore di Icardi perché quello che scrivono non è vero. Se ho detto che non firmiamo rinnovo? Ho detto che ora per me il rinnovo non è la priorità. Del rinnovo parleremo in privato come abbiamo fatto sempre e per il bene dell’Inter”.