Ritiro patente per cellulare alla guida: la proposta della Polizia

Polstrada chiede la modifica di alcune normative del Codice Stradale, soprattutto in materia di guida in stato di ebbrezza e di abuso delle sostanze stupefacenti

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Ritirare immediatamente la patente in caso di uso sconsiderato del cellulare al volante. È questa la nuova proposta avanzata dalla Polizia Stradale, che ravvisa nell’uso del telefono una delle principali cause di incidenti mortali.

Santo Puccia, primo dirigente della Polstrada, ha evidenziato nel corso di un’audizione alla commissione Trasporti della Camera come “la distrazione e l’uso improprio di smartphone e altri dispositivi” siano la causa primaria di distrazione. Per tale motivo, ribadisce Puccia, occorre “una modifica normativa che consenta il ritiro della patente alla prima violazione“, andando incontro alla necessità di “essere più efficaci nel contrasto a questo comportamento pericolosissimo”.

La possibile modifica normativa “che pone la possibilità di procedere alla sospensione e quindi contestualmente al ritiro della patente già alla prima violazione – ha sottolineato Puccia – è di grande aiuto dal punto di vista della prevenzione e per educare in maniera più efficace gli utenti della strada”. Possibili modifiche potrebbero interessare quindi il Codice della Strada.

La lotta all’abuso di sostante stupefacenti

Altre modifiche normative potrebbero inasprire le sanzioni sull‘abuso di sostanze stupefacenti e la guida in stato di ebbrezza. In merito al primo punto, Puccia ha rimarcato l’importanza di questa modifica per “perseguire chi è stato trovato positivo ma non in stato di alterazione alla guida in modo da sottoporlo a verifica da parte delle commissioni competenti”.
Quanto ai i mille etilometri in forza agli organi di polizia: “Attualmente – ha ricordato Puccia – le visite periodiche per questi strumenti vengano fatte presso due soli centri del ministero dei Trasporti a Roma e Milano che non riescono a smaltire il gran numero di attrezzature da controllare.
Accade così che per lunghi periodi le forze di polizia non possono usarli perché fermi in attesa delle visite periodiche”.

 

 

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.