Silvio Berlusconi è indagato per corruzione in atti giudiziari nell’ambito dell’indagine della Procura di Roma su diverse sentenze ‘pilotate’ del consiglio di Stato.
Le indagini riguardano in particolare la sentenza del Consiglio di Stato del 3 marzo 2016 che annullò per l’ex premier l’obbligo di cedere la quota eccedente il 9,99% detenuta in Banca Mediolanum. L’obbligo fu stabilito da Bankitalia.
I fatti
La vicenda risale ad una perquisizione effettuata nel 2016 nell’appartamento di un ex funzionario di Palazzo Chigi dal Nucleo Valutario della Guardia di Finanza. La perquisizione atteneva però ad un’altra indagine: infatti gli investigatori trovarono 247 mila euro nascosti in confezioni di spumante e copie di alcune sentenze del Consiglio di Stato segnate con alcuni post-it, tra cui quella su Mediolanum. In seguito al ritrovamento del materiale, iniziarono le indagini che hanno portano Berlusconi ad essere indagato.