Google, Intel, Qualcomm e Broadcom hanno deciso di sospendere i contratti di fornitura con Huawei, dopo il ban deciso dal presidente americano Donald Trump. La notizia è stata riportata da Blomberg, in rifermento alla sospensione immediata degli accordi attualmente pattuiti. Gli impiengati delle aziende sarebbero stati informati dello stop agli accordi sino a nuovo ordine.
Attualmente Intel fornisce a Huawei i chip per i server e i processori per la sua linea di portatili, mentre il ruolo di Qualcomm è minore, visto che il produttore cinese sviluppa in proprio i modem per i suoi dispositivi mobile. Tra i quattro sopracitati, solo Google ha rilasciato una dichiarazione sulla vicenda, mentre si attendono quelle delle altre aziende coinvolte, a partire dalla stessa Huawei.
Come riporta ancora una volta Bloomberg, Huawei ha già adottato misure per fronteggiare la cosiddetta ‘guerriglia’ tecnologia: infatti ha accumulato scorte di chip e processori dai fornitori americani che le consentirebbero di lavorareper tre mesi.
Il ban di Donald Trump
Le conseguenze del provvedimento adottato dagli States a carico di Huawei sono statte chiarite nel corso del weekend quando è stata diffusa la notizia della sospensione delle licenze Android da parte di Google.
Altre aziende statunitensi potrebbero seguire i colleghi, a partire proprio da Microsoft che potrebbe scegliere di sospendere gli accordi di fornitura del sistema operativo Windows usato nei portatili Huawei, anche se sul punto mancano conferme sia ufficiali, sia ufficiose.