Google News chiude in Europa per le leggi sul Copyright?

La controversa riforma sul Copyright potrebbe a breve bloccare alcuni servizi in UE, come Google News.

Con l’arrivo delle nuove norme sul Copyright nell’Unione Europea, Google starebbe valutando di interdire il servizio Google News in tutto il territorio comunitario. Alcuni articoli controversi della riforma sul Copyright che sono ancora nel mezzo dell’iter per diventare direttiva comunitaria, potrebbero scoraggiare Google ed altri fornitori di servizi simili ad operare negli stati UE.

Le parti più controverse del provvedimento, infatti, prevedono che gli editori possono chiedere il pagamento di revenue se un organismo terzo decide di raggruppare e mostrare al pubblico i propri contenuti. Ciò, naturalmente riguarda Google News – aggregatore per eccellenza – come anche Facebook, che potrebbe correre ai ripari irrigidendo le proprie policy.

Non c’è ancora ovviamente l’ufficialità da parte dell’azienda di Montain View che dice al momento di star valutando tutte le ipotesi, il rumour riportato da Bloomberg, però, sembra molto vicino alla realtà dei fatti.

Google News Chiude in Europa: cosa succede a Bruxelles

Google si difende ricordando che non percepisce alcun vantaggio economico da Google News e tornare semplicemente alla ricerca organica (dove gli ad sono più cospicui) apporterebbe un vantaggio anche maggiore all’azienda californiana.

A Bruxelles, però, ci sono opinioni discordanti. Alcuni commissari tendono per sdrammatizzare la situazione e segnalare come l’iter legislativo e di negoziazione sia ancora in corso; altri cercano probabilmente uno “scontro diretto”. Un analista francese, François Godard, dice: “non credo alla minaccia, loro hanno veramente bisogno dell’Europa”.

Comunque la si veda il rapporto tra le istituzioni comunitarie e i big californiani sono da tempo molto tesi. La leggerezza con cui Google ha sottostimato le direttive UE in diverse occasioni ha irritato i legislatori. L’ultimo caso degno di nota è stato quando Google ha dovuto adattarsi alla normativa che prescriveva la possibilità di rimuovere i propri dati personali dalle SERP.

Scritto da Matteo Squillante

Napoletano di nascita, attualmente vivo a Roma. Giornalista pubblicista, mi definisco idealista e sognatore studente di Storia presso l'Università di Roma Tor Vergata. Osservatore silenzioso e spesso pedante della società attuale. Scrivo di ciò che mi interessa: principalmente politica, cinema e temi sociali.