È stato ucciso l’erede designato di Abu Bakr al-Baghdadi al comando dell’Isis. Ad annunciarlo su Twitter il presidente degli Stati Uniti Donald Trump: “Appena confermato che il sostituto numero uno di Abu Bakr al-Baghdadi è stato ucciso dalle truppe americane. Molto probabilmente avrebbe preso il comando. Ora è morto anche lui!”.
Nessun dettaglio trapela sull’identikit del presunto sostituto di al-Baghdadi sebbene fonti dell’intelligence turca avevano riferito domenica 27 ottobre che le forze speciali Usa avevano condotto un raid a sud della città siriana di Jarabulus, nel governatorato di Aleppo. Obiettivo dell’operazione americana era Hassan al-Muhajir, portavoce e numero 2 dell’Isis rimasto ucciso.
Just confirmed that Abu Bakr al-Baghdadi’s number one replacement has been terminated by American troops. Most likely would have taken the top spot – Now he is also Dead!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) October 29, 2019
L’altra ipotesi
Come riporta Newsweek nei giorni successivi alla morte del capo del sedicente Stato Islamico, ad agosto lo stesso al Baghdadi aveva designato Abdullah Qardash come suo successore alla guida dell’organizzazione jihadista.
La morte di Al-Baghdadi
Quella di Abu Bakr al-Baghdadi è una storia fatta di luci e ombre, costellata di rumors sulla sua presunta morte poi smentita dai video che lo ritraevano nei proclami. Ma il 27 ottobre 2019 fonti militari e giornalistiche americane hanno annunciato l’uccisione del leader dell’Isis in un raid avvenuto a Berisha, situato nel nord-ovest della Siria, nei pressi di Idlib e a 5 km dal confine con la Turchia.
Lo stesso Trump, in una dichiarazione stampa, ha confermato il decesso di Al Baghdadi in un’operazione militare condotta dagli americani: il capo dell’Isis si farebbe fatto esplodere con una cintura esplosiva in compagnia di tre dei suoi figli.
Il blitz, avvenuto nella notte a cavallo tra il 26 e il 27 ottobre, è durato circa due ore, e in cui sarebbero morti anche due delle sue mogli e diversi miliziani.