Sarà una straordinaria Cristiana Capotondi ad interpretare il delicato ruolo di Lucia Annibali, avvocatessa di Pesaro sfregiata con l’acido dal suo ex fidanzato, nella fiction “Io ci sono” in onda il 22 Novembre in prima serata su Rai 1, in concomitanza con la giornata mondiale contro il femminicidio in programma il 25 Novembre.
«Conoscere Lucia mi ha fatto vedere da vicino gli effetti – racconta l’attrice romana – e ha reso ai miei occhi più straordinaria la riuscita della sua ricostruzione. Oggi, Lucia è una donna solare, gioiosa, con una straordinaria autoironia. Sul set, ci dava indicazioni tecniche sui dettagli delle operazioni chirurgiche che ha subito e riusciva a farci ridere tantissimo. Ci sono donne bellissime, convinte di essere brutti anatroccoli, e donne meno avvenenti che si portano in giro come divinità, con un portamento e un rispetto di se stesse che incantano e occhi fieri, che parlano di un carattere e di una forza che fa scomparire ogni ruga. Trovo che il processo di emancipazione femminile non abbia portato una maggiore unione fra i sessi. La rabbia, la vendetta, il senso di rivalsa sembrano scatenati dall’incapacità di alcuni uomini di relazionarsi a creature diverse da come se le erano immaginate. È come una guerra moderna tra generi. Il non amore è quando vuoi uccidere desideri, aspirazioni, talenti dell’altro, per depotenzialo e tenerlo legato. È la negazione dell’amore, che è dare e non possedere. Quando ci s’imbatte in una storia di non amore, bisogna scappare».
Il film, che si avvale dall’autorevole regia di Luciano Manuzzi, è ispirato dal libro “Io ci sono – La mia storia di non amore” e racconta i noti fatti di cronaca che si sono susseguiti dall’Aprile del 2013, quando l’ex collega e compagno Luca Varani, per il quale la Cassazione ha recentemente confermato venti anni di carcere, sfregiò per sempre il volto della povera Lucia. Da quel giorno la Annibali ha intrapreso una vera a propria lotta contro la violenza sulle donne. Una momento importante per tornare a parlare di questo dramma, che purtroppo non si placa e continua ad essere una vera e propria piaga della nostra società.
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