Amnistia e Indulto 2017, Carceri e Sovraffollamento: i dati ufficiali

Uno dei più grandi problemi delle carceri italiane resta, ancora oggi, quello del sovraffollamento, degli istituti che vengono riempiti ben oltre la loro capacità massima e che finiscono per alimentare situazioni di disagio e violenza. Da sempre i Radicali continuano a battersi per amnistia e indulto, provvedimenti di clemenza che aiuterebbero a superare il problema, ma anche ad una riforma penitenziale valida ed efficiente. Ecco i dati sul sovraffollamento delle carceri italiane, aggiornati al 31 maggio 2017.

SOVRAFFOLLAMENTO DELLE CARCERI: I DATI AL 31/05/2017

Sono stati resi noti da Rita Bernardini, coordinatrice della presidenza del Partito Radicale e grande sostenitrice dei diritti dei detenuti, che da ben 7 giorni è in sciopero della fame proprio per far sentire la sua voce. I dati, pubblicati dalla Bernardini sulla sua pagina Facebook ufficiale, mostrano chiaramente la gravissima situazione di sovraffollamento di numerosi istituti penitenziari italiani. Da quello che si evince dai dati forniti dal Ministero della Giustizia, sono tantissimi i penitenziari che ospitano ben oltre il doppio di detenuti della loro capienza massima, ad esempio il carcere di Lodi che ospita 92 detenuti su 45 posti massimi, o il carcere di Como che ne ospita 417 in spazi di capienza massima di 216, e così via (in basso le foto pubblicate da Rita Bernardini). Dei dati allarmanti, che mostrano chiaramente la gravità della situazione.

LE DICHIARAZIONI DI RITA BERNARDINI

Ad accompagnare le foto, Rita Bernardini lascia anche un commento nel quale ricorda che, nei dati ufficiali forniti dal Ministero della Giustizia, mancano le segnalazioni dei posti inagibili, che invece sono nuerosi in diversi istituti, riflessione che non fa altro che peggiorare il quadro generale della situazione carceraria italiana.
“Capienza regolamentare vuol dire di legge- scrive la Bernardini -[una legge] che lo Stato deve rispettare. In Germania ci sono le liste d’attesa: se non c’è il posto, niente carcere. Da noi hanno invece il vizietto di ammassare i detenuti violando i loro stessi regolamenti. E questa è solo una dellle illegalità che mi hanno portato all’ennesimo sciopero della fame (sto finendo il 7° giorno)”.