Amnistia e Indulto Ultime Notizie: Rita Bernardini ospite a TgCom24

Ospite di TgCom 24, Rita Bernardini del Partito Radicale, che ha parlato della situazione delle carceri italiane e di amnistia e indulto. L’approfondimento del TgCom “Dentro i Fatti” ha trattato un tema dal titolo “Morti annunciate” mettendo in primo piano la morte del ventiduenne suicida nel carcere da Regina Coeli. Presenti in collegamento, a parte Rita Bernardini, anche Stefano Anastasia garante dei Diritti delle persone private della libertà personale della Regione Lazio.

Valerio, il 22enne suicida di Regina Coeli

Si inizia a parlare di lui, il ragazzo 22enne che da settembre era stato portato in una Rems, struttura che associa la detenzione con un percorso sanitario curativo di riabilitazione. Dopo essere evaso per la seconda volta dalla struttura, il ragazzo è stato portato nel carcere di Regina Coeli, in attesa di giudizio, non tenendo conto del suo disturbo e del bisogno di essere curato. Una decisione che è valsa la sua morte. Il ragazzo infatti, soltanto qualche giorno fa, si è impiccato con un lenzuolo alla finestra del bagno.
“Non va dimenticato -dice Stefano Anastasia -che era soltanto un ragazzo di 22 anni, sottoposto a questa trafila per piccoli reati, oserei dire rati da niente, danneggiamenti, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, i reati che si commettono quando si viene fermati e quindi non sappiamo neanche se è stato fermato perché aveva commesso reati mentre veniva fermato. Cose che accadono normalmente quando vengono fermate persone che hanno dei problemi di squilibrio psico-fisico”.

rita-bernardini-amnistia-indulto

Rita Bernardini: “Le carceri italiane sono illegali”

L’intervento di Rita Bernardini mira al cuore stesso del problema. Come chiarisce sin dall’inizio, il suo pensiero e il pensiero del Partito Radicale è quello di considerare la detenzione e l’esecuzione della pena qui in Italia, come qualcosa di totalmente illegale. La Bernardini ricorda, oltretutto, che lei stessa è al 21esimo giorno di sciopero della fame per richiamare l’attenzione su qualcosa di molto importante: “Uno strumento c’è -dichiara- è depositato al Senato, ma adesso sembra che le forze politiche siano preoccupate di tutt’altro e non si ocupano di un disegno di legge che c’è in Senato che è di Riforma dell’Ordinamento Penitenziario”.
“Le carceri [per come sono gestite in Italia] sono luoghi criminogeni, dove non si recupre la persona, ma la si rovina definitivamente. Quel ragazzo [il 22enne suicida] lo aveva scritto al fratello ‘io non ce la faccio più’, ed era quindi una morte annunciata”.