Le donne, da sempre impegnate a far valere i propri diritti, finalmente hanno raggiunto un altro traguardo.
Un riconoscimento di uguaglianza e non semplicemente un diritto.
23 aprile 2018. Per la città di Torino, e per l’Italia intera, resterà per sempre un giorno indimenticabile.
Il sindaco Appendino ha segnato la storia firmando l’atto con il quale riconosce Niccolò Pietro, figlio di Chiara Foglietta, vicecapogruppo Pd in consiglio comunale e della sua compagna Micaela Ghisleni, nato nel nostro Paese da una coppia omogenitoriale.
“Abbiamo aperto una strada importante per tutte le coppie che si trovano nella nostra stessa situazione, abbiamo dato coraggio a quelle donne che non hanno più intenzione di dichiarare il falso”, ha scritto su Facebook Chiara Foglietta.
“Oggi non si è solo scritto un atto. Un nome su un foglio. Si è scritta una pagina importante della nostra storia“.
Cosa dice la legge
Il termine “omogenitorialità” è nato nel 1997 in Francia per designare le famiglie in cui almeno un adulto omosessuale è genitore di almeno un bambino all’interno della famiglia.
Germania, Spagna, Belgio, Francia e Inghilterra hanno integrato il riconoscimento delle unioni omosessuali con il riconoscimento delle famiglie omogenitoriali ma in Italia non esiste una regolamentazione giuridica in materia di famiglie omogenitoriali ed esse sono spesso costrette a vivere in una sorta di clandestinità sociale.
La decisione della sindaca
La sindaca Chiara Appendino ha deciso di “forzare la mano” e ha ammesso nel suo comune tale diritto.
Insieme alla consigliera Foglietta e alla sua compagna, all’anagrafe di Torino c’erano altre due coppie, due papà e due mamme, per le quali sono stati trascritti gli atti di nascita dei figli, nei loro casi nati all’estero.
Finalmente è stato riconosciuto, a tutti gli effetti, il diritto di avere una famiglia per entrambi i genitori omosessuali.
La sindaca Appendino ha dimostrato una presa di posizione non indifferente, coadiuvata dal Coordinamento Torino Pride, che ha messo a disposizione le sue competenze per raggiungere questo risultato.
Una giornata piena di emozioni e lacrime a Torino oggi, perché il comune ha scritto un pezzo di storia.
Le prese di posizione fanno la storia.