Bonus Bicicletta covid: come funziona, come richiederlo e importo

bonus bicicletta

Il bonus bicicletta è stato previsto dal Governo per incentivare la mobilità alternativa, e per decongestionare il traffico. Si punta quindi a liberare i mezzi pubblici grazie a biciclette e monopattini

Nel Decreto Rilancio, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è ufficialmente stato inserito il bonus bicicletta, per ottenere un contributo pari al 60% della spesa sostenuta per l’acquisto di biciclette, biciclette elettriche, monopattini e servizi di bike-sharing.

Ultimamente è stato pubblicato anche sul sito del Ministero dei Trasporti anche un documento in cui si illustrano le linee guida per l’acquisto, pena la perdita del beneficio economico. In linea di massima, dicono dal Ministero, sarà istituita una piattaforma online in cui i cittadini potranno registrarsi e richiedere il bonus. Questa piattaforma sarà accessibile solo tramite SPID.

In un primo momento, però, è possibile già acquistare le bici (i termini parlano del periodo 4 maggio – 31 dicembre 2020), ma bisognerà anticipare l’intera somma, che verrà restituita in un secondo momento. Necessaria per il rimborso è la fattura, unitamente allo scontrino fiscale. In mancanza della fattura con i propri dati fiscali non sarà possibile ottenere il rimborso.

Se si deciderà di anticipare l’intera somma sarà possibile recarsi presso qualsiasi punto vendita in Italia, se invece si aspetterà la piattaforma, plausibilmente il buono sarà spendibile solo in determinati punti vendita che saranno poi indicati dalle autorità.

Bonus bicicletta: l’importo massimo ed i mezzi coperti

Com’è noto, l’importo massimo per la spesa è di 500 euro. Di questi lo Stato ne erogherà il 60%. Tale somma copre solo l’acquisto del mezzo in sè, e non di eventuali accessori come caschi, lucchetti, luci, ricambi. Va bene anche acquistare una bicicletta usata, purchè sia rilasciata fattura.

Quali città sono coperte?

I cittadini che potranno chiedere il bonus non avranno limitazioni di reddito. Ma ci sono alcuni requisiti da rispettare: bisognerà essere maggiorenni ed abitare (avere la residenza e non il domicilio) in comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, capoluoghi di provincia e regione (anche sotto i 50.000) e tutti i comuni inclusi nelle città metropolitane (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino e Venezia).

 

Scritto da Matteo Squillante

Napoletano di nascita, attualmente vivo a Roma. Giornalista pubblicista, mi definisco idealista e sognatore studente di Storia presso l'Università di Roma Tor Vergata. Osservatore silenzioso e spesso pedante della società attuale. Scrivo di ciò che mi interessa: principalmente politica, cinema e temi sociali.