Il bonus cultura, a meno di colpi di scena, non verrà più rinnovato. A deciderlo è il Consiglio di Stato che – con una sentenza – ha bocciato il rinnovo del bonus per le annualità 2018 e 2019. I motivi non sono politici ma puramente giurisprudenziali. Il precedente governo non ha inserito il rinnovo della misura nella scorsa legge di bilancio, per questo il Consiglio di Stato ha ritenuto che non ci fossero motivazioni necessarie a prolungarlo.
Il nuovo governo, invece, non sembra intenzionato a correre ai ripari. Già qualche giorno fa il nuovo ministro della Cultura Bonisoli ha manifestato scarso interesse sulla vicenda. L’unico modo per salvarlo è inserire una proroga in una nuova legge, ma starà alla maggioranza giallo-verde decidere in merito.
Che cos’è il bonus cultura ai diciottenni
A partire dall’anno 2016 a tutti i neodiciottenni era stato concesso un bonus da spendere in cultura: libri, musica, concerti, cinema, teatri, musei. L’acquisto non avveniva direttamente, ma tramite un’applicazione a cui si accedeva mediante lo SPID (il bonus era una buona occasione per promuovere l’uso dello SPID tra i giovani).
Gli esercizi convenzionati, poi, accettavano il voucher e consegnavano la merce o erogavano il servizio. Nonostante non tutto il milione e più di diciottenni abbia usufruito del bonus, è stato comunque un incentivo importante al fruizione della cultura. Destinato a finire per inottemperanza delle procedure burocratiche del vecchio governo e dello scarso interesse verso l’iniziativa del nuovo.