E’ di poche ore fa la notizia che il presidente della Repubblica Mattarella avrebbe convocato al Quirinale la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, con lo scopo di affidarle un mandato esplorativo mirato.
Per smuovere questa situazione di incertezza politica che sta investendo l’Italia da ormai troppo tempo, la Casellati avrà il compito di verificare l’esistenza di una maggioranza parlamentare tra i partiti della coalizione di centrodestra e il Movimento 5 Stelle, così da poter riferire gli sviluppi delle coalizioni entro la giornata di venerdì.
Queste le parole della Casellati dopo il colloquio con il presidente della Repubblica:
“Ho ricevuto da Mattarella il mandato esplorativo, ho ringraziato per la fiducia accordatami e terrò Mattarella costantemente aggiornato. Svolgerò l’incarico con lo stesso spirito di servizio con il quale ho svolto l’incarico di presidente del Senato. Sarete informati del calendario degli incontri che avverranno in tempi brevi”.
Ma cos’è il mandato esplorativo?
Si tratterebbe di una formula non prevista dalla Costituzione, la quale è di consueto affidata dal capo dello Stato nel caso in cui le consultazioni non abbiano dato indicazioni significative.
#Quirinale: il Presidente #Mattarella riceve il Presidente del #Senato Maria Elisabetta Alberti #Casellati pic.twitter.com/7T2IclQsQF
— Quirinale (@Quirinale) April 18, 2018
Come successo in questo caso, il mandato esplorativo avrebbe luogo durante le procedure per la formazione del governo. Qui, il Presidente della Repubblica può chiamare una personalità (solitamente una figura istituzionale, come i presidenti delle Camere) a verificare l’esistenza di presupposti per una maggioranza parlamentare ed eventualmente incoraggiare i candidati verso una possibile soluzione della crisi.
Solitamente si tratta di una personalità super partes, ma in certe occasione anche in grado di possedere una connotazione più politica rispetto a quella del Capo dello Stato, riuscendo quindi ad avere un approccio per entrambe le parti sulle questioni da trattare. Permettere di superare la fase di stallo è l’obiettivo finale per il raggiungimento di un governo.
Il primo uomo ad aver ricevuto il mandato esplorativo è stato Cesare Merzagora nel 1957, durante la crisi sopravvenuta dopo le dimissioni di Antonio Segni il 6 maggio 1957.
Merzagora avrebbe avuto “il compito di accertare quali concrete possibilità esistessero di costituire un governo in grado, per la composizione e il programma, di riscuotere la fiducia delle Camere e del Paese”.
Invece la prima donna ad aver ricevuto un mandato esplorativo è stata l’ex presidente della Camera, Nilde Iotti, chiamata dal presidente della Repubblica Francesco Cossiga il 27 marzo del 1987. Un mandato esplorativo che però si concluse senza trovare soluzioni.
Sperando che non si concluda senza soluzioni anche il mandato esplorativo affidato a Elisabetta Alberti Casellati, è bene ricordare che quest’ultima è solo la seconda donna nella storia italiana, ad aver ricevuto questo tipo di mandato.