Chi è John Carpenter regista del primo “Halloween”

John Carpenter è considerato il promotore del cosiddetto genere “slasher”

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La notte delle streghe incombe nei cinema italiani, dove sbarcherà questa sera l’attesissimo (si spera) ultimo capitolo della saga Halloween. Bene e male sono rappresentati rispettivamente da Laurie Strode e Michael Myers, sorella e fratello che si affronteranno in una raccapricciante e sanguinolenta battaglia.

Padre della saga dedicata al maniaco omicida che infesta la cittadina di Haddonfield è John Howard Carpenter, promotore del genere “slasher“. Nato a Carthage, nello stato di New York, il 16 gennaio del 1948, Carpenter si diploma alla Western Kentucky University, dove il padre insegna musica. Da quest’ultimo John eredita l’amore per la musica.

Nel 1970 debutta cinematograficamente come co-sceneggiatore, compositore e direttore del montaggio di The Resurrection of Broncho Billy, un western diretto da James Rokos che vinse un premio Oscar nella categoria cortometraggi. Carpenter si mette in mostra nel ’74 quando dirige il fantascientifico Dark Star, e raggiunge la notorietà solo due anni dopo con Distretto 13: le brigate della morte (Assault on Precinct 13), un action/thriller diretto su una sua sceneggiatura originariamente western.

Nel 1978 Carpenter arrivò al successo planetario con Halloween – La Notte delle Streghe, la pellicola che lo additò come “regista horror” nonostante in realtà si sia dedicato a progetti di altri generi.

Talento innato, creatività, realismo, adattabilità e poliedricità fanno di Carpenter uno dei registi più amati nel mondo dell’horror. Oltre a essere regista, John è anche sceneggiatore, compositore, musicista, attore e produttore cinematografico.

Tra i suoi lavori più famosi si annoverano altresì Distretto 13 – Le brigate della morte (1976), 1997: Fuga da New York (1981), La cosa (1982), Christine – La macchina infernale (1983), Grosso guaio a Chinatown (1986), Essi vivono (1988) e Il seme della follia (1994).

John Carpenter Biografia: Stile

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John Carpenter

Fotografia, minimalismo, macchina da presa non molto mobile, piani sequenza da brividi (basti pensare all’incipit di Halloween – La notte delle streghe) e colonne sonore realizzate attraverso il sintetizzatore da Carpenter in persona.

Aspetti non indifferenti che descrivono la poliedricità di John il quale, peraltro, vanta collaborazioni eccellenti con Ennio Morricone (La cosa), Jack Nitzsche (Starman), Shirley Walke (Avventure di un uomo invisibile) e Mark Kilian (The Ward – Il reparto).

Carpenter esalta l’anti-erore, personaggio di estrazione proletaria in conflitto con le istituzioni, e i suoi protagonisti rappresentano il leit motiv tematico che racchiude una forte critica sulla società capitalistica americana (esempi di questo sono in particolare Essi vivono1997: Fuga da New York e Fuga da Los Angeles).

Altra costante nell’ars cinematografica di Carpenter è il profondo studio del rapporto tra bene e male, profondamente radicato nella realtà in cui viviamo.

John Carpenter Biografia: Citazioni

  • Quello che spaventa me è quello che spaventa te. Temiamo tutti le stesse cose. Ecco perché l’horror è un genere così potente. Tutto quello che devi fare è chiederti cosa ti spaventa e saprai cosa mi spaventa.
  • Per rendere Michael Myers spaventoso l’ho fatto camminare come un uomo, non come un mostro.
  • Il Male che si nasconde in mezzo a noi è un tema antico.
  • Lavorare con molti o pochissimi soldi è la stessa cosa… è tutta una questione di saper raccontare una storia.
  • In Halloween ho pensato ai personaggi come a dei normali adolescenti. Laurie, il personaggio interpretato da Jamie Lee Curtis, era timido e in qualche modo represso. E Michael Myers, l’assassino, era decisamente represso. I due si somigliavano.
  • Devi lottare duramente per cercare di avere una vita privata, e a volte neppure riesci ad averne una. Arriva solo dopo un po’. È dura.
  • Non voglio far parte della massa. Voglio essere un individuo. Mi porto cucito addosso con orgoglio ognuno dei miei film. Ecco perché tengo a tutte le critiche negative che ricevo. Se i critici cominciassero ad apprezzare i miei film sarei in guai seri.

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.