Arriva la decisione di rimuovere la scorta armata a Sandro Ruotolo, giornalista napoletano che spesso si è occupato di fatti di camorra e malaffare. Ad annunciarlo è l’ex Ministro della Giustizia Andrea Orlando che commenta:
Hanno tolto la scorta a Sandro Ruotolo, giornalista da sempre impegnato in inchieste sulle mafie.
E anche il giornalista che si è occupato della “Bestia”, il dispositivo propagandistico del ministro dell’interno. Casualità? Lo chiederò in parlamento.
La cosiddetta “bestia” sarebbe la strategia di comunicazione utilizzata dai social media manager e spin-doctor di Matteo Salvini, a detta di molti geniale per la capacità di raggiungere il più sostenitori (e detrattori) possibile. Orlando, quindi, propone un collegamento tra le due cose.
Ruotolo è stato raggiunto dalla solidarietà di molti colleghi e personaggi pubblici tra cui il presidente del sindacato dei giornalisti FNSI e il sindaco di Napoli De Magistris che commenta:
Ho appreso la notizia relativa alla revoca della scorta al giornalista Sandro Ruotolo, mi auguro che sia subito smentita e se invece si tratta di una revoca già adottata mi auguro possa arrivare la revoca della revoca
Il sindaco De Magistris ha anche lodato la figura di Ruotolo definendolo libero ed indipendente per poi chiedere chiarimenti al Viminale su quella che pare una decisione inaspettata:
Mi sembra un po’ strano che proprio in un momento di forte impegno professionale di Ruotolo, da parte dei vertici del Viminale venga meno il provvedimento di protezione personale
Sandro Ruotolo, Biografia e Carriera
Il giornalista nato nel 1955 esercita la sua professione già da giovane età, collaborando nella Rai e realizzando alcuni programmi di approfondimento con Michele Santoro. Sua cugina fu una vittima innocente della camorra, ovvero un bersaglio colpito per errore nel lontano 1997. Lo stesso Ruotolo, poi, venne minacciato di morte nel 2009 e ancora nel 2015, anno a partire dal quale è sotto scorta. Dal 2017 collabora con Fanpage per diverse inchieste. Politicamente si dichiara “antifascista” e per questo è stato spesso bersaglio di organizzazioni di estrema destra come Casapound.