Secondo uno studio francese e spagnolo pubblicato su una rivista inglese, gli alimenti ultra-trasformati (AUT) sono da evitare il più possibile, in quanto sono correlati ad un alto rischio di sviluppare malattie.
Gli alimenti ultra-trasformati, vanno evitati totalmente o ridotti sensibilmente, perché aumentano il rischio di infarto e cancro, lo dice uno studio pubblicato sul “British Medical Journal”. Lo studio è stato diretto da due team di esperti, in Spagna e Francia, che hanno avvalorato le ultime scoperte in relazione tra cibi trattati e malattie. Nello specifico la ricerca in questione, prende in esame l’assunzione eccessiva di prodotti con ingredienti industriali e le malattie quali infarto, obesità e cancro.
I 4 gruppi di alimenti e cosa sono gli AUT
Nei supermercati dove abitualmente si vanno a fare gli acquisti quotidiani, gli scaffali sono ormai stracolmi dei prodotti ultra-trasformati. Un gruppo di studio brasiliano con a capo il professor Carlos Monteiro, ha fatto nascere una classificazione degli alimenti, basata sul grado di lavorazione avvenuta. Questa classificazione prende in esame le lavorazioni chimiche e biologiche, che gli alimenti subiscono una volta separati dalla natura e prima della consumazione effettiva. La classificazione si chiama NOVA e si suddivide in 4 gruppi di alimenti:
- 1° gruppo. Alimenti non trasformati o minimamente trasformati
Cibi freschi sottoposti a processi di conservazione.
- 2° gruppo. Ingredienti culinari
Oli vegetali, burro, miele, sale marino, lardo utilizzati per preparare pane, pasta, zuppe e brodi, dessert e bevande.
- 3° gruppo. Alimenti trasformati
Legumi in scatola, carne lavorata o affumicata, pesce in scatola.
- 4° gruppo. Alimenti ultra–trasformati
Utilizzano sostanze non comunemente usate per cucinare come gli additivi chimici per esaltare il sapore.
Negli alimenti ultra-trasformati (AUT), si trovano sostanze estratte dagli alimenti, come caseina, siero del latte, lattosio e glutine. Ci sono anche sostanze dalle quali derivano ulteriori trasformazioni come: le proteine idrolizzate, maltodestrina, zucchero invertito, oli idrogenati ecc. Inoltre nei prodotti ultra-trasformati, si trovano una serie di additivi che includono edulcoranti, aromi, esaltatori di sapidità, ecc. Per non parlare poi dei coadiuvanti tecnologici come anti-agenti agglomeranti, glasuranti, emulsionanti, ecc.
Esiste una stretta relazione tra i cibi ultra-trasformati e le malattie
I prodotti AUT contengono, quindi, una “concentrazione maggiore di sale e zucchero aggiunti e una scarsa quantità di vitamine fibre e micronutrienti”, come viene riportato dagli scienziati che hanno condotto lo studio. Chiarmente questi prodotti, che a volte si fa fatica a chiamare cibi, hanno una minore qualità nutrizionale. Secondo i ricercatori l’assunzione eccessiva di questi articoli che sono, più grassi, più calorici e più zuccherati, oltre ad aumentare il problema dell’obesità, comportano un rischio maggiore per le donne dopo la menopausa, di sviluppare il cancro, specialmente al seno.
A livello statistico, lo studio pubblicato sulla rivista inglese parla chiaro, i ricercatori francesi della “French NutriSanté” dell’università di Parigi, hanno esmanito più di 105 mila soggetti nell’arco di 5 anni. Durante questo periodo di osservazione, hanno notato che ad un aumento del 10% di alimenti AUT si verificava una tendenza del 12% di sviluppare problemi cardiovascolari, infarto e cancro. Per Mathilde Touvier, ricercatrice del team francese, le autorità sanitarie hanno il dovere di comunicare alle persone l’importanza di evitare il più possibile questi prodotti e di tornare ad un’alimentazione più basilare.