Novità in arrivo per il nuovo quotidiano online immaginato da Enrico Mentana. Il direttore del Tg di La7 ha infatti lanciato la proposta dalla sua pagina Facebook a inizio luglio, fornendo suggerimenti ai potenziali redattori. Oggi è tornato sull’argomento:
“Mercoledì posterò qui l’indirizzo web a cui inviare i vostri nominativi e spiegare perché volete esserci, cosa pensate di poter fare e sulla base di quali esperienze o studi (avrete capito che odio la parola curriculum). Lo potrete fare entro il 10 settembre. Chi lavorerà a questa avventura sarà scelto solo tra quei nominativi, e attraverso una selezione motivata e trasparente. È una storia che mi piace da pazzi”.
Mentana ha anche aggiunto che “ci sarà un limite di età, per gli ovvi motivi spiegati nel post in cui ho lanciato l’idea nove giorni fa. Ogni sbarramento contiene in sé un’ingiustizia, soprattutto agli occhi di chi è fuori magari per pochi giorni. Ma se vuoi fare un giornale di giovani…”.
Comunicazione per chi è interessato a lavorare nel nuovo giornale on line. Mercoledì posterò qui l'indirizzo web a cui…
Gepostet von Enrico Mentana am Sonntag, 15. Juli 2018
Enrico Mentana spiega le sue motivazioni
Esperienza, passione e fondi: queste sono le ricette individuate da Enrico Mentana. Il direttore di Tg La7 ha spiegato le motivazioni che lo hanno condotto a creare una redazione online fatta di giovani: “La generazione degli anni ’50 e ’60 ha potuto realizzare il sogno di fare i giornalisti, quel che è ormai precluso anche ai più bravi tra i giovani di oggi”. “Ho cercato di spiegare perché si sia operata questa chiusura pressoché totale (peraltro simile a quella di tante altre professioni) – continua Mentana -. Crisi della stampa tradizionale, crollo della pubblicità, abbattimento dei profitti per l’invalersi del web, costo sempre più alto del lavoro giornalistico già in essere in rapporto alle entrate degli editori, e tanto altro”.
Mission di Mentana è quello di:
“Far nascere un quotidiano digitale realizzato solo da giovani regolarmente contrattualizzati, che possa riaprire il mercato della scrittura e della lettura giornalistica per le nuove generazioni”.