Oggi 9 Aprile il compleanno di Patty Pravo. All’anagrafe Nicoletta Strambelli, conquista il pubblico in una notte del 1966 quando sale sul palco del famoso locale romano Piper e incanta con la sua voce sensuale e maschile.
Chi è Patty Pravo?
Abbandona Venezia senza nemmeno terminare il Conservatorio ma la storia ci insegna che lei, di quella scuola, non ha mai avuto bisogno.
Arriva nella capitale nascondendosi dietro il nome di Guy Magenta ma l’agente Alberigo Crocetta la scopre al Piper Club e diventa Patty Pravo, cognome d’arte scelto da lei stessa facendo riferimento al passaggio dantesco “guai a voi anime prave” ossia malvage (Inferno).
E da li inizia la sua ascesa, che tutti conosciamo.
Carriera di Patty Pravo, simbolo di emancipazione femminile
Il grande successo della canzone “La bambola” le sta stretto perché è collegato ad un prototipo di donna alla quale non piace appartenere, troppo lontano dal suo sentirsi “uomo”.
Nel suo libro racconta “Da ragazza, nell’età in cui si viene presentate in società al ballo delle debuttanti, io debuttavo già nei locali notturni, cantando cose intime con una sensualità scoperta e aggressiva”.
E non è mai venuta meno a questa sua dichiarazione perché il suo essere disinibita e portavoce della generazione sessantottina, la fa essere simbolo dell’emancipazione femminile e idolo beat.
“Ero la prima vera hippy in quegli anni Sessanta. Ribelle, irrequieta, assertrice dell’amore libero quando ancora una donna veniva giudicata priva di virtù soltanto se fumava in pubblico”.
Figura androgina con la voce sensuale e profonda che la contraddistingue, lo sguardo penetrante e contemporaneamente angelico, la rendono sex symbol senza tempo, amata da chiunque, donne e uomini, siano essi etero o omosessuali.
Inneggia la “libertà di esprimersi, di inventare strade sempre nuove, o quantomeno la propria”.
Patty Pravo, “La Divina”
La Divina, com’è stata soprannominata da Vasco Rossi (che la vede come sua versione maschile), Patty Bravo non si è mai fatta trattare come cantava nel suo marchio di fabbrica “La bambola”, ma, al contrario, ha sempre comandato i giochi entrando e uscendo dalle scene come meglio credeva.
Nel 1997, nel brano scritto da lei da Vasco Rossi cantava “la cambio io la vita che non ce la fa a cambiare me” riassume in modo eccezionale la sua vita e i suoi meravigliosi 70 anni.
Eccentrica, unica, provocante e provocatoria.
Buon compleanno eterna ragazza del Piper.