Quante volte durante la scrittura di un testo o di un messaggio è balenato nella vostra mente il dubbio “d’accordo o daccordo: come si scrive? Con o senza l’apostrofo? Utilizzo la forma corretta?” L’Accademia della Crusca indica come corretta la forma con elisione, ma allo stesso tempo non boccia quella univerbata precisando che si tratta di “una forma meno comune”.
Nel dare alcune indicazioni sull’uso dell’apostrofo, infatti, L’Accademia della Crusca fa riferimento al DOP, Dizionario di Ortografia e Pronuncia, che nel caso specifico lemmatizza “d’accordo”, con apostrofo, ma indica“daccordo” come meno comune e cita come esempio la frase “ci siamo trovati tutti daccordo” utilizzata da Vamba, pseudonimo di Luigi Bertelli, nelle prime edizioni de “Il giornalino di Gian Burrasca”. Ciò indica che, pur non essendo grammaticalmente corretta, la forma univerbata è sempre stata utilizzata, ma non a sufficienza per entrare di diritto tra i vocaboli dell’italiano.
Facendo riferimento ad altri dizionari importanti quali il “Treccani” o “Il Nuovo De Mauro”, infatti, viene indicata come corretta la forma con elisione; “daccordo” invece viene riportata come errata nel vocabolario “Treccani” e non viene neppure citata ne “Il Nuovo De Mauro”. Perché si scrive “d’accordo”? Tale locuzione si compone della preposizione semplice “di” e del sostantivo “accordo” ed è soggetta a elisione, ovvero la vocale della preposizione semplice “di” davanti alla vocale iniziale del sostantivo “accordo” decade lasciando posto all’apostrofo che in grafia va quindi indicato.
Come si scrive d’accordo o daccordo? Alcuni esempi
Sintetizzando il discorso fatto finora, al giorno d’oggi la forma corretta è “d’accordo”, dunque si dovrà fare ricorso all’apostrofo. “Daccordo” è da considerarsi errore. Quindi si scriverà: “andare d’amore e d’accordo”, “sono d’accordo con te”, “vieni con me dal medico? D’accordo”. In quest’ultimo esempio “d’accordo” indica approvazione o consenso.