E’ arrivato questa mattina intorno alle 12.30 il via libera da parte del Consiglio dei Ministri al decreto sicurezza e immigrazione, il primo decreto legge firmato Matteo Salvini. Il decreto, marchio di fabbrica del Ministro dell’Interno e leader leghista, va ad unire i precedenti testi in materia di sicurezza e immigrazione ed apporta novità significative destinate quantomeno a far discutere, come lo stop alla domanda di asilo in caso di pericolosità sociale o di condanna in primo grado e di revoca della cittadinanza in caso di reati gravi. Andiamole a vedere un po’ più in dettaglio.
Decreto sicurezza e immigrazione: tutte le novità sancite da Salvini
Il decreto si pone come obiettivo, innanzitutto, quello di “rafforzare i dispositivi a garanzia della sicurezza pubblica, con particolare riferimento alla minaccia del terrorismo”. In cima, quindi, alla lista degli scopi che il provvedimento vuole raggiungere troviamo la “sicurezza pubblica“, tema tanto caro agli italiani e così prezioso in campagna elettorale. In quest’ottica, il provvedimento contiene varie norme per contrastare terrorismo e mafia e per migliorare la funzionalità dell’agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
La sicurezza però, e Salvini lo ripete come un mantra, passa anche attraverso la gestione dell’immigrazione. E’ per questo che nel decreto sicurezza troviamo norme più stringenti per “garantire l’effettività dell’esecuzione dei provvedimenti di espulsione”. In particolare spiccano la revoca della cittadinanza a chi viene condannato, in via definitiva, per reati gravi e lo stop alla richiesta di asilo in caso di condanna di primo grado o se per il richiedente sarà accertata lo stato di pericolosità sociale
Queste le parole, sul suo profilo Facebook, di Matteo Salvini:
Un passo in avanti per rendere l’Italia più sicura. Per combattere con più forza mafiosi e scafisti, per ridurre i costi di un’immigrazione esagerata, per espellere più velocemente delinquenti e finti profughi, per togliere la cittadinanza ai terroristi, per dare più poteri alle Forze dell’Ordine. Dalle parole ai fatti, io vado avanti!
Decreto sicurezza: la stretta sull’immigrazione c’è ma i dubbi restano
Nonostante il decreto vada nella direzione di contrastare l’illegalità e i reati compiuti da immigrati, sorgono forti dubbi di tipo formale in merito al carattere di “necessità ed urgenza” che un decreto legge dovrebbe presentare. Difficile stabilire se il decreto sicurezza li presenti davvero o se Salvini abbia dovuto far i conti con le promesse fatte in campagna elettorale. L’ultima parola, come sempre, spetterà al Quirinale.