E’ durato poco più di tredici minuti il discorso di Macron alla Francia. Il Presidente Francese è dovuto intervenire con un discorso ufficiale rivolto alla nazione, dopo la protesta scoppiata a Parigi da parte dei “gilet gialli”, che, da qualche settimana, stanno mettendo a ferro e fuoco la capitale.
Dopo giorni di silenzio, il capo dell’Eliseo ha tenuto un messaggio solenne in cui ha espresso comprensione verso le proteste, ritenute “in un certo senso giuste”, condannando, però, le violenze ritenute “in alcun modo non tollerate”.
Il contenuto del discorso
Nel videomessaggio lanciato alla nazione il Presidente Francese si è espresso così nei confronti del popolo che protesta:
Vedo uno stato di emergenza economica e sociale della Francia. E non dimentico che c’è una collera nel Paese, un’indignazione. La ritengo giusta per molti aspetti perchè questa indignazione è condivisa da molti. Senza dubbio non abbiamo saputo fornire una risposta, mi assumo la mia parte di responsabilità. E mi rendo conto di aver fatto male ad alcuni francesi con le mie dichiarazioni. Ma la violenza è inaccettabile e saremo intransigenti con i violenti. Ne usciremo bene tutti insieme, lo voglio per la Francia. Per avere successo dobbiamo restare uniti e garantire la giustizia sociale.
Le promesse di Macron
Per dare un po’ più di concretezza al suo discorso, il Presidente Macron ha illustrato una serie di misure che dovrebbero incidere direttamente sull’economia della nazione. La speranza del leader francese è che, in virtù del solo annuncio, le proteste dei “gilet gialli” possano rientrare.
E così, al blocco dell’aumento dei prezzi del carburante, Macron ha affiancato la promessa di aumentare il salario minimo di 100 euro al mese dal 2019, di detassare gli straordinari e di annullare la contribuzione sociale generalizzata per i pensionati che guadagnano meno di 2000 euro al mese.
A queste misure Macron ha, infine, aggiunto la richiesta per gli imprenditori di versare un bonus di fine anno ai dipendenti, il quale sarà interamente detassato.