Il nuovo film di Matteo Garrone, Dogman, continua a far discutere. La madre della vittima del cosiddetto “omicidio del canaro” si è rivolta alla magistratura per bloccare l’uscita nelle sale del film. La richiesta era di procedere ad un sequestro preventivo dati i danni morali che la pellicola avrebbero causato alla famiglia di Giancarlo Ricci, il pugile ucciso nel febbraio dell’88.
Dogman, la sentenza del gip
Oggi il Gip di Roma ha respinto la richiesta il quanto il film prende libera ispirazione dai fatti di cronaca ma non li riporta fedelmente, il sequestro preventivo non ci sarà.
Nel film, infatti, cambia il tempo della storia, il luogo e i nomi dei personaggi, stravolgendo quindi la verità processuale fornendo un’opera d’arte e non il racconto di un caso di violenza efferata. Dogman di Matteo Garrone, intanto è uno dei film favoriti alla palma d’oro del Festival di Cannes 2018.