Il rigore e la disciplina è tutto. Soprattutto quando in ballo ci sono progetti, lavori assai importanti o affari di Stato. Lo sa bene Dracone, noto politico ateniese del VII sec. a.C., da cui deriva draconiano. Ma che significato ha il termine?
Storia e origine di draconiano
Dracone, ai sui tempi, era molto noto e in special modo temuto per via della sua estrema severità e intransigenza. Fu legislatore e molto attivo nella vita politica ateniese tanto che intorno al 621 a.C emanò delle leggi che costituirono il primo codice scritto della città di Atene.
Fu un passo molto importante questo poiché le leggi scritte posero fine all’arbitrarietà dei giudici chiamati in causa a dover sentenziare per questioni di vendette familiari. Infatti Dracone elaborò la prima legge sull’omicidio non facendo altro che aprire la strada del diritto penale in Occidente.
Tale legge, nonostante potesse essere considerata come un passo avanti dell’evoluzione di una società come quella greca, era a dir poco barbarica e fortemente discriminatoria. La pena di morte e la condizione di schiavitù erano considerate la cura per tutti i mali: sia che il colpevole avesse ucciso qualcuno o avesse contratto grandi debiti, questa legge non perdonava nessuno, soprattutto quelli di bassa estrazione sociale sui quali si accaniva maggiormente.
Le testimonianze del codice draconiano
Nel complesso, il codice draconiano viene ricordato come un insieme di leggi estremamente severe e rigide: ogni minima azione contraria alle norme vigenti dell’epoca veniva punita assai ferocemente come l’adulterio, punito appunto con la morte (ovviamente della donna colpevole di tale reato).
Nelle Vite Parallele, Plutarco, parlando di Solone, scrive che Solone, agli inizi del VI sec. a.C. abrogò tutte le leggi penali di Dracone a causa della loro eccessiva rigidità e la gravità delle pene inflitte, aggiungendo inoltre che Dracone aveva scritto tali leggi non con l’inchiostro ma col sangue (Vita di Solone, 17).
Significato del termine
Proprio dalla severità e rigidità deriva il termine draconiano, che significa eccessivamente rigido, rigoroso, riferito ancora oggi all’emanazione di leggi o pene e punizioni non particolarmente lievi. Un esempio di ciò potrebbe essere benissimo la punizione inflitta alla regina di Francia, Maria Antonietta, punita draconianamente, con la decapitazione nel 1793, per aver dilapidato le casse dello Stato e averlo condotto sull’orlo della bancarotta.