Ancor prima di conoscere l’esito delle Elezioni Europee 2019 si inizia a pensare ad elezioni nazionali anticipate. Questo il retroscena svelato oggi dal Corriere della Sera. Il leader della Lega Matteo Salvini avrebbe anticipato ad un suo fedelissimo, Fabio Cantarella assessore al comune di Catania, che ci saranno elezioni politiche ad Ottobre 2019.
La rivelazione arriverebbe alla fine di una trattativa sui nomi dei candidati da inserire in lista per un seggio a Bruxelles. Il leghista Cantarella avrebbe chiesto con insistenza di essere candidato nella circoscrizione insulare, richiesta rifiutata perchè il “suo” posto è attualmente occupato da Angelo Attaguile.
Salvini, quindi, avrebbe rassicurato Cantarella dicendogli: “Sarai il nostro capolista per il Senato (…) e preparati perchè si vota a Ottobre”. Una rivelazione che potrebbe essere molto pesante se confermata visto che i rapporti nel governo giallo-verde sono già incrinati da tempo. Ultimo casus belli l’inchiesta a carico del sottosegretario Armando Siri, ma anche le polemiche di Salvini sulla gestione di Roma e sulle presunte intercettazioni tra la sindaca di Roma e i vertici di AMA.
A favore di questa dichiarazione ci sarebbero le dichiarazioni del segretario regionale della Lega che ha garantito la non-esclusione di Cantarella in quanto quest’ultimo dovrà essere valorizzato. Non è chiaro se le elezioni arriveranno ad Ottobre 2019, ma il clima politico sembra presagire un altro importante appuntamento elettorale.
Sempre secondo il Corriere della Sera la voce sarebbe presto circolata negli ambenti della politica e anche dell’opposizione. Pier Ferdinando Casini avrebbe avvisato i parlamentari del suo gruppo che Salvini “vuole votare ad ottobre”. Per avere conferme più o meno ufficiali bisognerà aspettare l’esito delle Elezioni Europee, i quali sondaggi danno in forte vantaggio la Lega, quasi alla soglia del 40%.
Tuttavia l’approdo a nuove elezioni non sarebbe così automatico: la scelta di sciogliere le Camere non è una scelta totalmente partitica, servirà anche l’assenso di Sergio Mattarella, che potrebbe non chiudere gli occhi davanti ai problemi che la legge di Bilancio potrebbe riservare, come l’aumento dell’IVA.