Italiano di Napoli vuole essere una riflessione “sulla nostra identità di napoletani, di italiani, di cittadini della Repubblica dei sentimenti”, espressa attraverso le più belle canzoni di Sal Da Vinci e dai suoi nuovi brani, tratti dal suo album Non si fanno prigionieri, includendo anche alcuni successi appartenenti al repertorio vecchio e nuovo della musica italiana.
Sal Da Vinci coinvolgerà il suo pubblico in un sorprendente viaggio musicale insieme a un cast di grandi attori e attrici, un trascinante corpo di ballo e un’orchestra dal vivo composta da 6 musicisti. Con l’intento di far scoprire e riscoprire le proprie radici al popolo napoletano e, allo stesso tempo, l’identità italiana, perché, come ha dichiarato Alessandro Siani: “L’Italia non é uno stivale, ma un essere umano…le città sono gli organi vitali. Milano potrebbe essere il cervello…Roma l’anima e Napoli il cuore”.
Il repertorio di Sal Da Vinci in “Italiano di Napoli”
Affiancato da una variegata compagnia fatta di attori, fantasisti, acrobati, un trascinante corpo di ballo e un’orchestra dal vivo composta da 6 elementi, Sal racconta la sua versione dei fatti: fra i brani dell’ultimo album dal titolo “NON SI FANNO PRIGIONIERI” che esplorerà i temi a lui più cari da un punto di vista nuovo, frutto anche della partecipazione e collaborazione con i più grandi Autori della canzone italiana, tra i quali spicca il grande Renato Zero, con cui Sal ha condiviso molti brani dell’album ed un emozionante duetto, l’artista racconta il suo punto di vista sul sentimento attraverso i grandi pezzi della sua produzione musicale, senza tralasciare sorprendenti incursioni nel repertorio della musica italiana e della canzone napoletana.
Ieri al Teatro Cilea per Sal Da Vinci!A breve altre novità ??
Posted by ItaliaPost.it on Freitag, 26. Januar 2018
Ogni passaggio è lo spunto per una riflessione, un aneddoto, uno sketch. Ogni canzone è la tessera di un affascinante puzzle che diventa l’essenza della nostra anima, dei nostri pensieri, delle nostre emozioni. Una nutrita compagnia composta da bravissimi attori e attrici, oltre che da un trascinante corpo di ballo e un’orchestra dal vivo composta da 6 musicisti. Insomma, la fabbrica dei sogni riapre.
Battute, canzoni e dialoghi il successo dello spettacolo
Tutto avviene in una fabbrica chiusa, quella dei sogni appunto, metafora di un’Italia che deve destarsi rappresentata dal sex appeal di Gaia Bassi. Lo spettacolo, che alterna battute a canzoni, è l’occasione per ascoltare gli ultimi brani del cantante napoletano, dell’album «Non si fanno prigionieri», scritto in gran parte con Renato Zero alternati a successi senza tempo come «Io vivrò» e «Se telefonando» o di una caraibica «’E spingule frangese» e di una rockettara «Comme facette mammeta».
Piccola nota di merito va anche al figlio del cantante, Francesco Da Vinci che accompagna il padre nello spettacolo, una generazione di grandi cantanti quella dei Da Vinci ( nonno, padre, figlio)
Uno spettacolo che diverte grazie ai comici di Davide Marotta e Lello Radice, affascina con la talentuosa Lorena Cacciatore, commuove e fa riflettere. Insomma c’è ne per tutti i gusti in questo spettacolo.